Alonso e Button alla McLaren. Annuncio ufficiale sui piloti 2015

L’ufficialità preceduta dal segreto di pulcinella più noto della Formula 1, insieme a quello dell’arrivo di Sebastian Vettel alla Ferrari ufficializzato il 20 novembre scorso. Kevin Magnussem terzo pilota

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Woking – È finita la finta-telenovela sull’arrivo di Fernando Alonso alla McLaren, ufficializzato questa mattina nella sede dello storico team britannico. La formazione con cui la squadra guidata da Ron Dennis si schiererà in pista nel 2015 sarà costituita da due pilastri della Formula 1, Fernando Alonso (iridato nel 2005 e 2006) e Jenson Button (iridato nel 2009), preferito al più acerbo Kevin Magnussen, che però rimane nel team con il ruolo di terzo pilota. 

Per Alonso, reduce da cinque anni in Ferrari, si tratta di un ritorno dopo la poco felice parentesi del 2007. Da mesi si vociferava sull’approdo del pilota di Oviedo a Woking, che era diventato appunto il segreto peggio custodito al mondo, ex aequo con quello dell’arrivo di Sebastian Vettel alla Ferrari (rivelato ufficialmente il 20 novembre scorso, ma tenuto “segreto” – si fa per dire – per imposizione di Alonso alla Ferrari).

La conferma di Hamilton in Mercedes per il 2015 aveva reso quel sedile occupato, così al due volte campione del mondo spagnolo è rimasta solo la McLaren come top team per inseguire il terzo titolo iridato, sfuggitogli un paio di volte alla Ferrari. La Honda, che dalla prossima stagione tornerà a fornire i motori alla McLaren, ha spinto molto l’arrivo di Alonso a Woking, dove Ron Dennis non sprizzava gioia da tutti i pori per questo: memore dei fatti del 2007, dello spy gate contro la Ferrari e delle sanzioni piovute addosso al team per la divulgazione dello spionaggio contro la Ferrari in cui Alonso fu parte “a conoscenza dei fatti”. Peraltro il pilota spagnolo pare abbia sottoscritto un contratto biennale direttamente con la Honda, con opzione sul terzo anno, ma anche con la facoltà di rescindere a fine 2015 se le prestazioni della monoposto non saranno all’altezza delle aspettative.

Per Alonso si vocifera di un ingaggio da 32 milioni di euro a stagione. La conferma di Jenson Button – che correrà la sua sedicesima stagione in Formula Uno – significa una scelta di continuità e di esperienza, ma anche una conferma della relazione che il pilota britannico ha sempre avuto con la Honda. Button ha subito dichiarato la sua soddisfazione, pubblicando su Twitter un ironico cinguettio: “Appena svegliato, che succede?”

Subito dopo però ha preso in mano il “dossier-Alonso”, sulla falsariga dell’entrata aggressiva di Alonso su Massa all’ingresso dei box del GP di Cina del 2010: “Grato di poter avere la possibilità di correre contro Alonso nel 2015”. La miglior difesa è l’attacco. Preventivo.

Kevin Magnussen, pilota titolare nel 2013 e nel 2014, fino a pochi giorni fa era dato come favorito per sedere a fianco di Alonso, ma l’esperienza (necessaria per sviluppare la nuova power unit nipponica) di Button è stata come detto preferita, oltre alla stagione più produttiva in termini di punti. Il pilota danese peraltro rimane come terzo pilota, cosa che consente al team di lavorare in prospettiva. Tuttavia Button, come riportano i media britannici – avrebbe accettato una riduzione del contratto a 7,5 milioni di euro per il 2015, la metà di quanto ha guadagnato finora, ma sempre una ragguardevole cifra.

Sarebbe per lui una grande soddisfazione battere Alonso costando al team un quarto. In bocca al lupo, Jenson!

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.