Norman Atlantic: 3 italiani tra le 11 vittime, ma “in 179 mancano all’appello”. Molti immigrati illegali a bordo

Giallo sui dispersi, forse alcuni salvati da diversi mercantili. Confermata la presenza a bordo di immigrati illegali. Si teme che nei garage del traghetto – che viaggiava da Igoumenitsa verso Ancona – vi siano altri morti. Testimoni: equipaggio non comunicava facilmente, si percepiva non avesse consuetudine a lavorare insieme. La soprano Dimitra Theodossiou: “uomini picchiavano donne e bambini per mettersi in salvo”. Questa mattina due marittimi albanesi morti nelle operazioni di traino. Renzi: evitata ecatombe (forse)…

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Roma – “Ci sono anche tre italiani tra le undici vittime” del disastro del traghetto Norman Atlantic in Adriatico. Lo segnala un tweet della Guardia costiera. Intanto sono 427 le persone, tra equipaggio e passeggeri, (44 in tutto gli italiani) messe in salvo, ma la paura è che i dispersi possano essere numerosi ed è giallo sul loro numero. Secondo una prima stima erano 499 le persone a bordo del traghetto Norman Atlantic, lo ha detto il Procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, che ha indicato tra i dispersi la possibile presenza di numerosi clandestini.

Oltre a 478 persone, sono state identificati tre immigrati illegali, due afghani e un siriano: uno di loro ha già chiesto asilo politico. Confermato overbooking (ossia la presenza di persone in più su quanto ufficialmente previsto) di 18 persone.

In totale secondo una prima stima approssimativa – ha precisato il magistrato – le persone imbarcate erano 499, le persone sicuramente decedute sono almeno dieci, due sono disperse in mare e non è stato possibile il recupero“. Il magistrato non ha peraltro escluso che vi possano essere stati altri clandestini a bordo della nave. “A partire dal numero totale degli imbarcati – ha aggiunto – e detraendo il numero dei morti accertati e delle persone salvate che sono solo da nave San Giorgio 214 e di quelli sbarcati in Puglia computando anche i 39 che sarebbero dovuti sbarcati a Manfredonia, sulla base di questi conteggi resterebbero 179 persone di cui non conosciamo la sorte ma tra questi moltissimi, noi speriamo quasi tutti, se non tutti, sono imbarcati su mercantili che hanno prestato soccorso e diretti in Grecia. In particolare si tratta di due unità dirette verso la Grecia“.

Il comandante del traghetto ‘Norman Atlantic’, Argilio Giacomazzi, e l’armatore della nave, Carlo Visentini, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Bari con le ipotesi di reato di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Il procuratore di Bari ha confermato nel corso di una conferenza stampa in Capitaneria di porto a Bari che dopo una serie di contatti con le Procure di Brindisi e Lecce è stata raggiunta l’intesa che la competenza territoriale dell’inchiesta sulla tragedia della Norman Atlantic sia della magistratura barese anche perché la nave è iscritta nei registri del compartimento di Bari.

Il primo problema è stato quello di coordinarci con le altre procure pugliesi dove sono sbarcati gli altri naufraghi – ha sottolineato Volpe – abbiamo avuto contatti con i capi di quelle procure e risolto velocissimamente il problema della competenza territoriale, convenendo unanimemente che la competenza spettasse alla procura di Bari. A Bari è iscritta la nave nel registro navale, a Bari ha sede la compagnia armatoriale“. 

La soprano greco Dimitra Theodossiou, che viaggiava sulla ‘Norman Atlantic’ e che è tra le persone salvate, ha raccontato a RaiNews24 le drammatiche ore seguite all’incendio e all’emergenza. “Ho assistito a scene drammatiche, di vero panico, e per ore e ore non si vedeva la fine dell’incubo, soprattutto quanto è calato il buio e gli elicotteri tardavano a tornare“, ha affermato, prima di testimoniare un episodio sconcertante, che mostra quale sia il valore della vita umana per certe culture. “È stato allucinante – ricorda la cantante lirica – perché i militari portavano prima i bambini, le donne e gli anziani al livello dove potevano salire sull’elicottero, ma c’erano almeno una cinquantina di uomini, soprattutto turchi, iracheni e pachistani (immigrati illegali? ndr), che li picchiavano, tiravano loro i capelli e li buttavano fuori per prendere il loro posto. Anch’io sono stata picchiata e trascinata, hanno tentato di tirarmi giù dalle scale, ma ho reagito con forza. Ho detto: tocca a noi!“. Sconcertante.

La soprano greco Dimitra Theodossiou intervistata da RaiNews24
La soprano greco Dimitra Theodossiou intervistata da RaiNews24

Testimoni hanno riferito perplessità sul comportamento dell’equipaggio, composto da marinai italiani e greci, che non lavoravano all’unisono e si percepiva avessero poca consuetudine ad agire insieme, come se fosse la prima volta che operassero insieme. 

Questa mattina un tragico incidente è accaduto nel corso delle operazioni di traino del relitto della ‘Norman Atlantic’. Durante il traino, uno dei cavi d’acciaio utilizzati per il traino della nave ha ceduto, colpendo in pieno due marittimi albanesi, membri dell’equipaggio del rimorchiatore “Iliria”. Entrambi purtroppo sono periti nell’incidente e a niente è valso l’immediato intervento di un team medico della Marina Militare Italiana, che ha potuto constatarne solo il decesso.

È durata oltre 37 ore l’odissea in Adriatico dei naufraghi dell’unità della compagnia Visemar che, nella notte tra sabato e domenica, ha dovuto affrontare un incendio che sviluppatosi nel garage si è rapidamente esteso a tutta la nave mentre viaggiava dal porto greco di Igoumenitsa verso Ancona. La nave era partita nel pomeriggio di sabato dal porto di Patrasso e prevedeva di attraccare in Italia alle 17 di ieri. Il primo allarme è stato lanciato alle 4,21, quando il Norman Atlantic si trovava a una trentina di miglia dalla costa del Salento.

RENZI: SALVATAGGIO EROICO, VICINO A VITTIME CON PREGHIERA –Il salvataggio per come è stato condotto, in quelle condizioni, è stato eroico. La magistratura faccia chiarezza e lo farà“, ha detto il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, a Tirana dove è in visita di Stato programmata da tempo. “Siamo vicini con le preghiere alle famiglie di quanti hanno perso la vita“, ha aggiunto, spiegando che “sarà la magistratura a fare chiarezza” sulle cause dell’incidente.

Nei prossimi giorni – ha annunciato Renzi – vorrò incontrare il pilota dell’elicottero che per ore ha fatto da spola con la nave in fiamme“.  “È stata evitante un’ecatombe“, ha anche rilevato Renzi. Forse, aggiungiamo per scaramanzia.

(Fonte: AGI, RAINEWS24, MMI)