Cargo Blue Sky arrivato a Gallipoli. Italia, Paese di Bengodi dell’immigrazione illegale, bug di sicurezza per l’Europa

Nel porto della cittadina salentina sono sbarcate 970 persone, migranti entrati in Europa in modo irregolare. I soccorsi della Guardia Costiera hanno evitato una tragedia. Comandi della nave bloccati per far dirigere l’imbarcazione verso le coste italiane. Rischiata collisione con mercantile. Nessun intervento (noto) di reparti speciali: si aspetta la tragedia per prevenire?

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A Gallipoli sono sbarcate 970 persone dalla nave “Blue Sky M”, battente bandiera moldava, che ieri è stata protagonista di un giallo sulla presenza a bordo di uomini armati a causa di un SOS lanciato quando viaggiava all’altezza dell’isola di Corfù, nell’Egeo.

È stata evitata una tragedia. La nave – ha spiegato all’agenzia Adnkronos Filippo Marini, portavoce della Guardia Costiera – era stata abbandonata, con il motore bloccato a velocità di 6 nodi diretta verso le coste italiane. Si è rischiata la collisione della nave sulla costa, determinando la morte tra le persone a bordo e un grave danno ambientale“.

Le operazioni di soccorso – ha aggiunto Marini – sono state molto difficili e complicate a causa delle pessime condizioni del tempo. Il vento molto forte ha complicato la discesa sull’imbarcazione dagli elicotteri, uno della Marina Militare e l’altro dell’Aeronautica, da parte dei militari della Guardia Costiera“. “Una lotta contro il tempo“, prosegue il racconto del portavoce della Guardia Costiera, il quale poi spiega come l’arrembaggio compiuto dai militari – grazie a un elicottero della Marina che ha appontato sul cargo – abbia consentito di prendere “in mano la situazione, cambiato la rotta della nave e riusciti a sbloccare il motore l’hanno portata nel porto di Gallipoli assicurando lo sbarco e la salvezza dei numerosi immigrati“, dei quali in queste ore si stanno verificando le generalità per la fotosegnalazione di rito. 

Sembra ormai chiaro: la pressione dell’immigrazione sull’Italia è arrivata ormai a un livello insostenibile. Impegna i reparti della Marina Militare oltre modo, perché i trafficanti di persone e di vite umane sanno che in Italia si trova l’accoglienza che altrove non c’è. Senza alcuna prevenzione in termini di minimizzazione dei rischi.

Così come era già successo due giorni fa nel caso del traghetto incendiatosi tra Grecia e Italia, si è aspettato troppo tempo per intervenire con un’aliquota di militari e – per quel che si sa ancora – non sono stati impiegati incursori della Marina o GIS dei Carabinieri, ovvero personale tecnicamente preparato a “neutralizzare” un’eventuale minaccia.

L’Italia è il ventre molle dell’accoglienza degli immigrati, ma il Governo Renzi pretende che sia tutta Europa ad accollarsi il peso delle nostre scelte demagogiche, frutto di posizioni ideologiche influenzate dal terzomondismo20141231-Blue-Sky-2-320x200 della sinistra più becera e antinazionale e dal solidarismo cattolico che non vede, non percepisce i rischi connessi a un volume di ingressi nel Paese diventato ingovernabile.

Non ci vuole molto acume investigativo per sapere che la Grecia ha maglie “larghe” nel controllo di porti e aeroporti. La crisi economica, la politica di austerità e le pressioni finanziarie sul Paese ellenico certo non favoriscono un incremento del livello qualitativo dei controlli sottocosta e di intelligence, ma sorprende come l’Italia – meta finale preferita dagli immigrati di mezzo mondo (viste le facilitazioni offerte…) – non dispieghi le proprie risorse umane e tecniche per la sorveglianza dei porti del Mediterraneo Orientale e Meridionale. 

Che sarebbe accaduto se, insieme al carico di disperati, la “Blue Sky M” avesse portato esplosivo con con cui mandare all’aria un porto italiano, con tutti gli annessi e connessi? Occorre per forza che accadano le tragedie per svegliarsi dal torpore che sembra avvolgere i membri del Governo?

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