Coldiretti: il cenone di Capodanno a casa per la maggioranza degli italiani. Budget di 76 Euro

Il 64% degli abitanti del Bel Paese passeranno la notte dell’ultimo dell’anno a casa, organizzando una cena di addio al 2014 e di saluto al 2015 con parenti e amici (30%), divisi tra chi ospita (34%) e chi va a casa d’altri. Il dato emerge da una indagine demoscopica di Coldiretti in collaborazione con l’istituto Ixé. Cresce la fruizione delle propose degli agriturismo

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Roma – Quasi due italiani su tre (64 per cento) consumeranno a casa il cenone di fine anno, divisi tra chi preferisce organizzare nella propria abitazione (34 per cento) e chi è stato invitato da amici o parenti (30 per cento). È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ in vista del Capodanno, per cui si prevede saranno destinati alla tavola in media 76 euro a famiglia.

Tra chi sceglie di mangiare fuori casa, il 9 per cento andrà al ristorante, mentre il 5 per cento preferirà l’agriturismo dove – sottolinea la Coldiretti – cresce la presenza di giovani che trascorrono la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne, facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismo, senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche.

Tra le nuove tendenze si afferma l’apericena leggero, da consumare nei pub o nei bar, dove sempre più spesso vengono organizzate feste e divertimenti.

Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno sale a sorpresa – sottolinea Coldiretti – il cotechino o lo zampone, che viene gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento).

Un segno della maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche rimangono un must per appena il 9 per cento degli italiani, mentre l’8 per cento non rinuncia al caviale. In forte crescita del 9 per cento – continua la Coldiretti – è il menu a chilometri zero, con i prodotti locali e di stagione, che sarà servito al 43 per cento degli italiani anche per aiutare il territorio e l’economia.

Cambiano dunque le tavole del Capodanno, con un aumento del 6 per cento di uva e lenticchie chiamate a portar fortuna contro la crisi, mentre quasi tre italiani su quattro (72 per cento) festeggiano la notte più lunga dell’anno con il cotechino, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ da cui emerge un ritorno ai cibi semplici della tradizione italiana a scapito delle mode esterofile del passato. Si stima che saranno serviti – sottolinea la Coldiretti – 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi.

Durante le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – vengono fatti sparire dalle tavole circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale che è in gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell’Unione Europea, ma si rileva anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamente dagli allevatori, in azienda.

Popping Champagne Cork

Nel mondo quest’anno si beve più spumante italiano che champagne, con un aumento delle esportazioni di quest’ultimo molto più basso (+6 per cento) nello stesso periodo. Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono nell’ordine il Prosecco e l’Asti. Da segnalare – continua la Coldiretti – i risultati ottenuti sui nuovi mercati come la crescita record nelle esportazioni in Cina dove le bottiglie di bollicine Made in Italy consumate nel 2014 sono più che raddoppiate (+110 per cento) rispetto allo scorso anno.

Un vero e proprio boom di vendite di spumante nello stesso periodo si registra nel Regno Unito (+49 per cento in quantità) che – continua la Coldiretti – scavalca gli Stati Uniti (+21 per cento) e diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine tricolori, mentre la Germania scende al terzo posto.

Per le feste correnti si stima invece che in Italia salteranno poco meno di 50 milioni di tappi di spumante Made in Italy, visto che ben l’89 per cento gli italiani non rinuncerà allo spumante, mentre appena il 14 per cento sceglierà lo champagne, per un totale intorno a 2,4 milioni di pezzi compresi i regali.

Auguri di buona fine anno e di uno straordinario 2015 (che sarà faticoso, ma potrebbe essere più produttivo di quanto immaginiamo).

(Credit:AGI, Coldiretti)