Come orientarsi nella selva dei saldi? Il vademecum Adiconsum

L’associazione consumatori promossa dalla Cisl ha elaborato una serie di consigli per non cadere nella rete di furbi e furbastri che, rovinando il lavoro della maggioranza dei commercianti corretti e onesti, rischiano di rovinare la stagione dello shopping che coniuga acquisti e leggerezza del portafoglio…

20150203-saldi_infophoto-655x436


Roma – Con l’apertura della stagione dei saldi e degli sconti, su cui i commercianti hanno fondato la speranza di risollevare i propri bilanci, si apre la consueta sarabanda delle regole commerciali, spesso violate, che regolano il commercio. Resi, prodotti difettosi, attenzione a non prendere “lucciole per lanterne”.

Così l’Adiconsum ha elaborato un vademecum con l’intento di aiutare i consumatori a non cadere nella rete di tranelli da parte dei furbi e furbastri che non mancano mai, pronti ad approfittare del periodo dedicato allo shopping – con occhio al portafoglio – per rifilare ‘pacchi’ con e senza fiocchi…

Ecco alcuni consigli fondamentali suggeriti dall’associazione presieduta da Pietro Giordano.

Anzitutto, spiega l’associazione dei consumatori, bisogna verificare che sull’oggetto in saldo sia sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale. Occorre diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo.

Attenzione agli sconti superiori al 50-60 per cento – Spesso i prezzi super-scontati nascondono spesso merce non proprio nuova. Quindi attenzioen all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto e confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce cui si è interessati.

Verificare la corrispondenza tra prodotto offerto in vetrina e quello presentato in negozio – Chi va a caccia di saldi deve controllare che la merce esposta sia la stessa di quella in vendita all’interno e deve diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce. Ma se un commerciante non vi fa provare il capo che vi interessa, perché comprarlo?

Accettazione bancomat e carte di credito – Nel periodo dei saldi i negozianti che di solito accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici.

Cambi merce – Attenzione a fare l’acquisto giusto e, soprattutto, chi vuole fare regali approfittando degli sconti. Si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa, che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto, mentre non si può sostituire la merce nel caso si sia cambiata idea su colore o modello.

Conservare sempre lo scontrino – Per potere eventualmente cambiare la merce difettosa occorre conservare lo scontrino, che è la prova del pagamento della merce ed è il documento fondamentale per provare l’esistenza del contratto di compravendita. Nel caso in cui il commerciante si rifiutasse di cambiare un articolo difettoso in saldo o non volesse restituire i soldi, l’Adiconsum consiglia di rivolgersi alla polizia locale e di segnalate il caso alle sedi territoriali dell’associazione consumatori (indirizzi su www.adiconsum.it) e al gruppo Facebook “SOS SALDI” (che però risulta non aggiornato dal mese di luglio 2014).

(Credit: Adnkronos)