Per chi fuma in arrivo nuove restrizioni in Italia. Il Codacons chiede di “vietarlo in auto”

A dieci anni dalla Legge Sirchia, l’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Rienzi denuncia un arretramento nella lotta al tabagismo e punta il dito su un fenomeno connesso alla circolazione stradale e alla distrazione al volante a causa delle sigarette. Più pericoloso accendere una sigaretta che fare una telefonata…

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Roma – A dieci anni dall’entrata in vigore della Legge Sirchia, che risale al 10 gennaio 2005, il Codacons rilancia la lotta contro le “bionde” e avvia una campagna per una ulteriore nuova stretta sul fumo nei luoghi pubblici. Il prossimo obiettivo è di vietare il fumo in automobile. Una meta ambiziosa, che l’associazione presieduta da Carlo Rienzi propone con il fine di rilanciare la battaglia contro il fumo, nel denunciare “un pericoloso stop nella lotta al tabagismo“.

Per questo, spiega il Codacons, “il prossimo passo delle istituzioni deve essere vietare le sigarette nelle automobili, per proteggere i passeggeri – specie i minori – dai pericoli del fumo passivo, e garantire la sicurezza stradale“. Secondo i dati in possesso del Codacons, ben “il 15% degli incidenti stradali dovuti a distrazione è riconducibile al fumo di sigaretta“- afferma Carlo Rienzi – basti pensare che la media dei secondi di distrazione mentre si fuma una sigaretta al volante è di 11,5 secondi (contro i 10,6 secondi per comporre un numero di telefono). Ma cio’ che è più grave – sottolinea il presidente del Codacons – è è il fatto che una sigaretta è sufficiente a trasformare una vettura in una camera a gas“.

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Se i finestrini dell’auto sono chiusi, è infatti sufficiente una sigaretta per far impennare i livelli di concentrazione di particolato: i livelli di polveri con peso molecolare 1 (PM1) e 2,5 (PM2,5) arrivano così a 1.000 microgrammi per metro cubo d’aria. Una situazione sanitaria pericolosissima se si pensa che nei luoghi aperti sono sufficienti 50 mcg/m3 di PM10 per violare la normativa europea sull’inquinamento dell’aria.

Per tale motivo appoggiamo la stretta annunciata dal Ministro della Salute, e chiediamo una accelerazione sul divieto di fumo all’interno delle automobili“, conclude Rienzi.

(AGI)