Medico italiano sparito in Libia: si chiama Ignazio Scaravilli (68) ed è irreperibile dal 6 gennaio

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha confermato la notizia da Londra. La notizia era circolata già ieri sera, ma con margini di dubbio. Ora è ufficiale. Il professionista era in Libia per cooperare con un programma di assistenza medica. Si trovava a Tripoli

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Roma – Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha confermato da Londra, dove è in visita programmata da tempo, che la l’Unità di Crisi della Farnesina è all’opera sul caso di un cittadino italiano dichiarato “irreperibile” in Libia.

Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni“, ha aggiunto. Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di un medico. 

In Libia quella italiana è l’unica ambasciata degli Stati membri dell’UE rimasta aperta. Sul terreno operano con straordinaria professionalità “risorse” nazionali, coordinate anche dall’ambasciata italiana di un Paese vicino. 

Gentiloni è a Londra per il primo incontro – a livello ministeriale – dei ministri degli Affari Esteri della Coalizione Internazionale che si è unita contro l’autoproclamato e sedicente Stato Islamico. Alla riunione ristretta partecipano i ministri degli Esteri di 21 Paesi individuati tra quelli più attivi nella coalizione, come gruppo consultivo volto a definire le linee politiche e gli strumenti comuni di azione nell’ambito della strategia di contrasto a Daesh (o ISIS, Islamic State of Iraq and al-Sham). 

Il professionista è Ignazio Scaravilli, 68 anni (non 77, come precedentemente da noi scritto), da anni operante a Caserta. Secondo le prime indiscrezioni, potrebbe trovarsi nelle mani di Ansar al-Sharia, il gruppo jihadista che sta mettendo a segno parecchi rapimenti per monetizzare e finanziare la guerriglia armata e che risulta affiliato all’autoproclamato e sedicente Stato Islamico.

Scaravilli, sposato, si trovava a Tripoli per collaborare con uno studio ortopedico della capitale e risulta irreperibile dal 6 gennaio scorso.

Nota di redazione: la foto precedentemente pubblicata non riguardava il dottor Ignazio Scaravilli, che ancora non è stato rintracciato e riportato a casa, ma ad un parente omonimo. Ci scusiamo con gli interessati, formulando al contempo l’auspicio che il nostro connazionale (e corregionale) possa tornare all’affetto dei propri cari prima possibile e in salute. 

Aggiornamento 5, 03/03/2015, ore 01:18:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

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