Grecia: al via una ‘grande-coalizione’ in formato mignon. Tsipras alleato con Anel. Oggi incarico e nomi di governo

Il leader di Syriza vara una maggioranza la destra anti-austerità di Greci Indipendenti (Anel) di Panos Kammenos. Oettinger, commissario Ue all’Economia Digitale: no taglio debito, possibile estensione


Atene – In Grecia la sinistra radicale di Syriza stravince le elezioni anticipate ma si ferma ad un passo dal trionfo: la conquista della maggioranza assoluta, i 151 seggi su 300, che avrebbero consentito al leader Alexis Tsipras di governare da solo il Paese.

In poche ore è stato raggiunto l’accordo con la destra anti-austerità di Greci Indipendenti (Anel) per formare il nuovo governo. Tsipras sarà ricevuto alle 15,30 locali (le 14,30 in Italia) dal presidente Karolos Papoulias, per ricevere l’incarico di formare il nuovo esecutivo e fornire i nomi dei singoli ministri membri del suo governo.

Al termine dello spoglio, andato avanti tutta la notte, i dati ufficiali assegnano a Syriza il 36,34% pari a 149 deputati, oltre il doppio (grazie al premio di governabilità di 50 seggi rispetto ai 71 del 2012, quando prese il 26,89%).

A quasi 9 punti di distanza i conservatori di Nea Dimokratia (Nd) del premier uscente Antonis Samaras con il 27,81% e 76 seggi (129 due anni fa). Terzo partito si conferma, come a giungo del 2012, l’estrema destra di Alba Dorata, che con il 6,28% conquista 17 seggi (uno in meno delle precedenti elezioni).

A breve distanza i centristi di To Potima, questi ultimi con il 6,05%, con 17 seggi. A seguire i comunisti del Kke, che hanno ottenuto il 5,47% e 15 seggi (3 in più rispetto a due anni fa); Greci Indipendenti (formazione scissionista di Nea Dimokratia) ha preso il 4,75% e 13 seggi (7 in meno), così come i socialisti del Pasok di Evangelos Venizelos (prima del crollo il partito che si alternava con Nd al potere dallla caduta del regime dei colonnelli nel ’74) con il 4,68%. Nel 2012 ne ottenne 33. L’affluenza è stata del 63,87, più alta del voto precedente quando andò a votare il 62,47%.

Benché agli antipodi politicamente, il fronte comune anti-austerità ha unito la sinistra radicale di Syriza e la destra dei Greci Indipendenti, che ne hanno conquistati 13. Questi ultimi, nati nel 2012 da una scissione dei conservatori di Nea DImokratia, sono guidati da Panos Kammenos che ha incontrato Tsipras per formalizzare l’intesa.

Alexis Tsipras già da mercoledì mattina potrebbe essere al lavoro.

Oltre all’incontro con i Greci Indipendenti (Anel), Tsipras sentirà i comunisti del Kke (5,47% e 15 seggi), che però già ieri sono stati estremamente critici, e i centristi di To Potami (6,05% e 17 seggi) che invece si sono già offerti per un appoggio esterno ma senza entrare al governo. 

Sul fronte delle reazioni in Europa al risultato delle elezioni greche, si registra la posizione del commissario Ue all’Economia Digitale, il tedesco Guenther Oettinger, secondo il quale non si taglierà il debito greco (come avvenne nel 1952 per quello della Germania uscita a pezzi dalla II Guerra Mondiale), ma sarà possibile allungare i tempi del saldo.

Se fosse tagliato il debito (greco) manderemo un messaggio sbagliato a Portogallo o Irlanda, Cipro o Spagna“, ha detto Oettinger alla radio tedesca Deutschlandfunk, aggiungendo che il nuovo governo di Atene dovrà rispettare gli impegni assunti dagli esecutivi che l’hanno preceduto con gli altri partner dell’Eurozona.

Tuttavia Oettinger ha segnalato che Bruxelles potrebbe essere più flessibile e ben disposta nell’allungamento dei tempi del saldo dei 240 miliardi di euro del piano di salvataggio di Atene realizzato nel 2010 e nel 2012 dalla troika (Bce-Ue-Fmi), che è alla base della crisi ellenica secondo Tsipras e i concittadini che l’hanno votato.

Abbiamo già dimostrato un certo grado di flessibilità sulla scadenza del credito. (In passato) abbiamo già fatto tutto quanto è possibile quando i nodi sono venuti al pettine. Questo (nun nuovo sforzo di flessibilità sui tempi) è quando possiamo offrire (a Tsipras)“.

(Credit: AGI)

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