Washington, falso allarme per drone nel parco della Casa Bianca, proprietario contatta il Secret Service (foto drone)

Il portavoce di Barack Obama ha confermato il ritrovamento di un ‘dispositivo sospetto’, ma ha affermato che non si sono riscontrate minacce. POTUS e FLOTUS sono in India in visita ufficiale. Dopo aver saputo dai media dove fosse finito il suo drone, il proprietario ha contattato il Secret Service e ha chiarito quanto accaduto in modo collaborativo

20150126-white-house-655x436


Washington – Allarme alla Casa Bianca questa mattina, per la presenza di un piccolo drone inizialmente sospetto, trovato dagli agenti dell’US Secret Service nel parco della residenza del presidente degli Stati Uniti. Stante a quanto riferito dai media americani, appena scattato l’allarme è stato disposto il ‘lockdown’, ossia il blocco di entrata e uscita dal perimetro della Casa Bianca, una misura di sicurezza tesa a “congelare” la eventuale scena di un crimine.

POTUS e FLOTUS (le sigle con cui si indica il President Of The United States e la First Lady Of The United States) non erano presenti, perché impegnati nella visita ufficiale in India. Dalla capitale indiana il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha confermato il ritrovamento di un dispositivo, sottolineando però che non vi sarebbe stata una situazione pericolosa in corso. “Un dispositivo è stato rinvenuto dal Secret Service alla Casa Bianca – ha detto – dalla prime indicazioni non risulta che costituisca al momento nessuna sorta di minaccia per nessuno“.

A questa valutazione gli investigatori sono arrivati quasi subito grazie all’analisi del drone, non in grado di costituire una minaccia. 

In ogni caso, in un primo momento nell’area della Casa Bianca sono subito confluiti diversi mezzi di emergenza, mentre agenti del Secret Service e della polizia di Washington DC hanno chiuso e bloccato la zona. Nei mesi scorsi sono state numerose le polemiche per le troppo frequenti intrusioni di individui, anche armati, all’interno della Casa Bianca, motivo per cui vi sono state anche alcune dimissioni e la sostituzione del direttore dell’US Secret Service, che dipende dal Dipartimento del Tesoro e che è deputato non solo alla protezione dei presidente degli Stati Uniti e delle personalità straniere in visita in America, ma anche alla lotta alla contraffazione monetaria e dei sistemi di pagamento elettronico.

Tuttavia, il ritrovamento del drone nel giardino della Casa Bianca in giornata ha avuto una evoluzione, perché il proprietario del velivolo ha chiamato il Secret Service per farsi identificare come responsabile dell’accaduto, dopo aver visto che fine avesse fatto il proprio drone e l’allarme scattato.

Interrogato dagli agenti, l’uomo ha offerto massima collaborazione, spiegando per filo e per segno quanto accaduto, secondo quanto ha confermato il portavoce del Secret Service, Brian Leary, il quale ha dichiarato che l’incidente sembra essere avvenuto in un contesto ludico e per la successiva perdita di controllo del drone da parte del proprietario.

Il Secret Service continuerà a verificare se la posizione dell’uomo sia effettivamente scevra da aspetti oscuri, ma alla Casa Bianca sembrano voler minimizzare l’accaduto, anche se il tema della regolamentazione dell’uso dei droni vicino ai luoghi sensibili è un argomento che andrà presto affrontato con norme e contromisure celeri, efficaci e previste in via preventiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!