Facebook e Instagram attaccati da hacker vicini allo Stato Islamico. Black-out di un’ora

Intorno alle 7 di questa mattina, milioni di utenti in tutto il mondo non hanno potuto accedere al proprio account. Nel mirino anche Aim e Tinder, altre piattaforme social che fanno capo a Mark Zuckerberg. L’attacco sarebbe stato rivendicato dalla ‘Lizard Squad’, gruppo di hacker vicini all’autoproclamato e sedicente Stato Islamico, che vogliono combattere i simboli dell’Occidente attraverso una ‘cyber-jihad’. Ieri l’attacco al sito della Malaysia Airlines

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Blackout di Facebook e Instagram per circa un’ora questa mattina, che potrebbe essere la conseguenza di un attacco hacker. Intorno alle 7, milioni di utenti di tutto il mondo non sono stati in grado di accedere ai loro account per un guasto risolto circa un’ora dopo.

Verso le 8.20 il social network e l’app del fotoritocco hanno infatti ricominciato ad essere attivi, anche se a singhiozzo. Nel mirino dei cyber-jihadisti sono finite anche Aim e Tinder, le altre piattaforme social che fanno capo a Mark Zuckerberg. Non escluderemmo una “coincidenza” con la Giornata della Memoria, visto che il patron  Facebook è di religione ebraica. 

Stante a quanto riferisce la BBC, l’attacco sarebbe stato infatti rivendicato dalla ‘Lizard Squad’, un gruppo di hacker proclamatisi vicini al cosiddetto e autoproclamato Stato Islamico. I cyber jihadisti intendono combattere i simboli dell’Occidente attraverso una “cyber-jihad” in nome del cosiddetto ‘califfo’ al Baghdadi.

Ieri questi sedicenti supporters degli islamisti mediorientali avevano attaccato il sito della Malaysia Airlines, dileggiando le vittime dei due aerei caduti nel marzo e nel luglio dello scorso anno nel Mar Cinese meridionale e in Ucraina. Anche in quel caso, i tecnici della compagnia malese erano riusciti a rimediare in poco tempo.

Ecco come appariva il sito della Malaysia Airlines dopo l’attacco hacker di ieri

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(Credit: Adnkronos, BBC) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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