Guerra al jihad in Belgio e Francia: tre arresti nelle Fiandre, cinque in Hérault, nel Languedoc-Roussillon

A Kortrijk arrestati tre sospetti jihadisti sospettati di essere legati alla cellula cecena di Verviers: scarcerati a metà mattina, perché estranei alla vicenda. A Lunel, nella Francia meridionale, scoperta cellula che reclutava mujahiddin per la Siria e l’Iraq da inquadrare nelle milizie dell’autoproclamato e sedicente Stato Islamico

Il GIPN in azione a Lunel
Il GIPN in azione a Lunel

Bruxelles – Operazioni anti-jihadiste in Francia e Belgio tra la scorsa notte e questa mattina.

La Polizia federale belga ha arrestato tre sospetti jihadisti nella città fiamminga di Kortrijk (Courtrai), nelle Fiandre Occidentali, a 20 chilometri da Roubaix e a 40 da Lille in Francia. Gli arrestati erano sospettati di avere legami con la cellula cecena operante a Verviers, smantellata lo scorso 16 gennaio in un’operazione in cui vennero uccisi due jihadisti.

Lo riferisce il quotidiano “Le Soir“, secondo il quale nelle case dei tre sono state trovate armi. Il quotidiano fiammingo “Het Laatste Nieuws” ha scritto che i tre avessero legami con l’Isis. Tuttavia in mattinata i tre uomini – di 19, 21 e 24 anni – sono stati rilasciati, perché del tutto estranei alla vicenda. Erano stati notati mentre, da una vettura parcheggiata nei pressi di un commissariato di polizia, sembravano tenere sotto controllo l’ufficio di polizia. Questo aveva fatto scattare l’allerme. Le indagini hanno però appurato che aspettassero un amico, recatosi in commissariato per un incontro. 

Stamane a Lunel, nel sud della Francia, sono stati arrestati cinque sospetti jihadisti, attivi in una cellula di reclutamento di miliziani per le reti dell’autoproclamato e sedicente Stato Islamico tra Siria e Iraq. Lunel è una città di 26.000 abitanti nella regione meridionale dell’Herault, a una ventina di chilometri da Montpellier.

La Gendarmerie ha scoperto in questa cittadina una specie di ‘fabbrica di jihadisti’: da qui, dal 2013, sono partiti almeno 20 giovani fondamentalisti alla volta della Siria. Sei di questi, di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, hanno perso la vita nei combattimenti al fronte da ottobre. L’ultimo, un uomo di una ventina d’anni che si era trasferito in Siria quest’estate insieme alla moglie, sarebbe morto poco prima dell’inizio del 2015.

L’operazione è cominciata intorno alle 6,30 in un edificio nel centro della città ed è stata condotta dalle forze d’elite della Police National: il Raid (Recherche Assistance Intervention Dissuasion), l’unità antiterrorismo nazionale con quartier generale a Bièvres, e il Gipn (Groupes d’Intervention de la Police Nationale), l’altra unità antiterrorismo della PN, acquartierata in sette città sulla terraferma (Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia, Nizza, Rennes, Strasburgo), e tre oltre-mare a Nouméa (Nuova-Caledonia), Pointe-à-Pitre (Guadalupa) e a Saint-Denis (Denis (Réunion).

In Francia le autorità tengono sotto sorveglianza circa 1.300 individui sospettati di avere vincoli con le reti jihadiste in Siria e in Iraq, numero che è aumentato del 130% in un anno e che è solo una parte degli oltre 3.000 soggetti in totale sottoposti a controllo e osservazione di polizia.

(Fonte: AGI, La Libre Belgique, Le Soir) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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