F1, svelata la MP4-30, l’arma della McLaren per inverdire lo storico connubio con la Honda (video e foto)

Svelata online la monoposto che Jenson Button e Fernando Alonso porteranno in pista nel 2015 con un occhio alla storia e uno alla Bibbia (il figliol prodigo…)…

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Woking – La McLaren ha presentato la nuova monoposto di Formula 1, che ha il compito di rinverdire lo storico connubio con la Honda, costruttore giapponese uscito a fine 2008 dalla massima serie automobilistica, ma che mai ha abbandonato il motorsport.

#Makehistory l’hashtag lanciato su Twitter dal team britannico, che sulla storia però punta per ritornare tra i grandi della F1 e si è grandi soprattutto se si vince. Le immagini della MP4-30 – la trentesima monoposto da quando la McLaren ha cambiato la propria storia con il Project 4 e l’ingresso nel board societario di Teddy Majer e di Ron Dennis – sono state pubblicate sul sito della squadra di Woking. Scenderà subito in pista a Jerez de la Frontera, in Spagna, già da domenica prossima. 

Una monoposto su cui, dicevamo, la McLaren fonda i propri progetti di ritorno alla vittoria: l’ultima volta fu nel 2012, al Gran Premio del Brasile, con Jenson Button. E Button vuole fortemente tornare alla vittoria e riportare la Honda – costruttore con cui ha avuto sempre uno straordinario rapporto e con cui vinse la prima gara di F1 in Ungheria nel 2006 – alla vittoria. 

La MP4-30 porta l’impronta di Peter Prodromou, arrivato lo scorso anno alla McLaren dalla Red Bull. Sotto il profilo cromatico, la monoposto presenta un preponderante argento, con fiancate nere e bordature rosse, il segno distintivo, la “nuova livrea che rappresenta il brand McLaren nel XXI Secolo“, è stato sottolineato durante la presentazione. . Il musetto si presenta molto diverso da quello dell’anno scorso, prolungato in stile “Marussia”, più tradizionale. Non ha il “becco” del precedente, 

Honda torna in F1 dopo sei anni di assenza, ripristinando quella liaison vincente con la McLaren che ha fruttato vittorie e titoli mondiali dal 1988 al 1992.

Il Capo del Motorsport Honda, Yasuhira Arai, ha detto che il design della nuova vettura è stato senza compromessi. “Come si può vedere con la nuova MP4-30, ci siamo impegnati come una squadra sola con la McLaren, per la creazione di una nuova auto che non scende a compromessi su nulla, né sull’alimentazione né sull’aerodinamica” ha dichiarato.

Eppure, nell’eccitazione, sia io che i nostri ingegneri siamo al 100 per cento concentrati sia a Sakura che a Milton Keynes per preparare Jerez e il resto (della stagione, ndr). Siamo sicuri che la tecnologia c’è e non vedo l’ora di vedere come andrà“, ha aggiunto. Poi, in conclusione, “stiamo per iniziare una stagione lunga, con numerose sfide, ma la Honda è determinata ad affrontarla a testa alta. Dopo tutto, siamo qui per guidare la tecnologia della Formula 1 in avanti” e deliziare i tifosi con le emozioni più straordinarie: quelle che dà ogni vittoria. 

Secondo la McLaren “la nuova vettura è un’evoluzione raffinata della McLaren dello scorso anno“. Si notano le fiancate strette e un gran lavoro di affinamento sul retro a “Coca-Cola”, con una leggera asimmetria tra fiancata destra e sinistra, probabilmente motivata dalla distribuzione dei pesi degli accessori. 

I fan del team di Woking sperano che la Storia sia corroborata dai riferimenti biblici: il figliol prodigo Alonso è atteso a dare il meglio di sé, ma Jenson Button non starà certo a guardare. Durante la presentazione è stata mostrata la McLaren-Honda Mp4-6 con cui Ayrton Senna vinse il mondiale piloti 1991 e donò al team, insieme Gherard Berger, l’iride costruttori. Insomma, scaramanzia o meno, meglio portarla…

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.