Mattarella: “Mio pensiero alle difficoltà e alle speranze degli italiani”. Papa: “Sia al servizio del Paese”

Alle 13,31 Sergio Mattarella è stato proclamato Presidente della Repubblica con 665 voti. Laura Boldrini è stata più volte interrotta dagli applausi dei grandi elettori. L’ormai ex giudice costituzionale è il primo siciliano a salire sul Colle più alto d’Italia. Martedì alle 10 il giuramento. Napolitano: “Mattarella punto riferimento saldo per riforme”. Grasso: “Sarai grande presidente”. Renzi: “Buon lavoro presidente, viva l’Italia”. Berlusconi invia telegramma

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Roma – Alle 13,31 Sergio Mattarella è stato proclamato Presidente della Repubblica con 665 voti. Laura Boldrini, che ha presieduto il collegio elettorale del presidente della Repubblica come presidente della Camera dei Deputati, è stata più volte interrotta dagli applausi dei grandi elettori, ancor prima che si giungesse al fatidico quorum di 505. 

L’ex giudice costituzionale è il primo siciliano a salire sul Colle più alto d’Italia. Secondo Secondo la prassi costituzionale – una vera e propria liturgia laica repubblicana (come descritto qui) – la presidente della Camera, Laura Boldrini, e la presidente facente funzioni del Senato della Repubblica, Valeria Fedeli, si sono recati presso la sede della Corte Costituzionale (che è di fronte al Quirinale, ndr) per comunicare al professor Sergio Mattarella l’avvenuta elezione, dando lettura del verbale d’aula.

Chiamato a fare la prima dichiarazione, il presidente eletto della Repubblica ha preso in mano un microfono e, con evidente commozione, ha detto poche solo poche parole: “Il pensiero va anzitutto, soprattutto, alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. È sufficiente questo“. Una sobrietà della parola di cui le Istituzioni necessitano, a patto che vi corrisponda una rinnovata verve riformista, senza la quale il Paese sprofonderà.

Nella stessa occasione, è stato reso noto che martedì 3 febbraio, alle 10, è convocato il Parlamento in Seduta Comune integrato dei delegati regionali con all’ordine del giorno un unico punto: “Giuramento del Presidente della Repubblica“.

Intanto l’Ufficio Stampa del Quirinale ha riportato le prime parole ufficiali del presidente eletto Sergio Mattarella, tramite un account Twitter aperto pochi minuti fa: “Grazie, onorerò la Repubblica“.

Subito dopo l’elezione, Papa Francesco ha mandato un telegramma augurale al neo presidente eletto, un cattolico fiero della sua fede. “Mi è gradito rivolgerle deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell’unità e della concordia del Paese – ha scritto il Pontefice – invoco sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano“. Con questi voti, Francesco ha inviato a Mattarella “e all’intera Nazione la benedizione apostolica“. Tra i primi a commentare l’elezione di Mattarella l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, secondo il quale c’è stato “un risultato superiore alle aspettative“, segno di una “convergenza molto ampia, ben al di là delle forze del Pd e dei partiti che si erano pronunciate su Mattarella. È un salto di qualità della politica“. A chi gli ha chiesto se ci fosse amarezza per il fatto che alcune forze politiche abbiano deciso di non convergere sul nome di Mattarella, l’ex Capo dello Stato ha ricordato che “la totalità dei voti non c’è mai stata, nemmeno con Sandro Pertini“, più volte evocato in questi giorni come simbolo della più intensa relazione tra un inquilino del Colle e il popolo italiano. Quel che conta è che Sergio Mattarella sia stato eletto con un numero di voti “molto al di sopra del minimo previsto dalla legge“. Auguri anche dal presidente del Senato Piero Grasso, via Twitter “Sarai grande presidente”.

E auguri di “Buon lavoro” dal premier Matteo Renzi, sempre via Twitter.

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, stante a quanto sostenuto da fonti interne a Forza Italia, ha inviato un telegramma al presidente eletto della Repubblica, per augurargli buon lavoro.

Buon lavoro al nuovo Presidente della Repubblica, serve qualcuno che prenda il timone, tenga realmente la schiena dritta di fronte alle numerose porcate che questo Governo si appresta a compiere e che sia realmente difensore della Costituzione e rappresentante dell’unità nazionale“. Così i gruppi parlamentari M5S di Camera e Senato.

In aggiornamento

(Credit: Adnkronos)

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