Sergio Mattarella è stato eletto XII Presidente della Repubblica Italiana

Eletto alla quarta votazione il professore di diritto parlamentare dell’Università di Palermo – dal 2011 giudice costituzionale di nomina parlamentare – diventato simbolo della lotta silenziosa alla criminalità organizzata. Superato ampiamente il quorum di 505 voti. La Sicilia al vertice delle istituzioni (ora rinascita vera, senza saltimbanchi e sicofanti)

Sergio Mattarella è stato eletto come XII Presidente della Repubblica Italiana (Foto Ansa)
Sergio Mattarella è stato eletto come XII Presidente della Repubblica Italiana (Foto Ansa)

Roma – Sergio Mattarella è stato eletto XII Presidente della Repubblica italiana. Il Parlamento in seduta comune, secondo il collegio elettorale presidenziale prescritto dall’articolo 83 della Costituzione (ossia integrato dai delegati regionali) ha votato in maniera massiccia per il candidato del Pd, che ha ottuto 665 voti, più di quanti fossero preventivati, superando il quorum richiesto oggi alla quarta votazione, 505 voti.

Un segno preciso del dissenso anche in Forza Italia e in altri partiti che avevano dichiarato di non votare il giudice costituzionale, nominato dal Parlamento nel 2011 e docente di diritto costituzionale dell’ateneo di Palermo. 

La quarta votazione per l’elezione del Capo dello Stato è iniziata alla 9.30. L’indicazione di voto per Sergio Mattarella era arrivata stamane via sms a tutti i senatori del Pd, così come questa mattina Ncd aveva deciso di appoggiare la candidatura di Mattarella, ‘blindando’ di fatto la sua elezione, ma non mancando di sottolineare l’errore metodologico di Matteo Renzi nell’aver imposto il candidato del PD a tutto il parlamento. “Abbiamo fatto prevalere il valore della persona sull’errore di metodo“, ha però dichiarato Angelino Alfano, leader dell’Ncd e ministro dell’Interno Alfano, il quale ha poi precisato che Ncd ha “sempre detto di sì a Sergio Mattarella e no al metodo“.

Sugli strascichi polemici legati alla decisione di Matteo Renzi di fare una scelta unilaterale, Alfano ha anche detto che “ieri il comunicato del segretario del Pd ha diradato qualche nube“. Poi ha aggiunto ancora “a me di quell’appello interessava una sola frase: ‘non e’ questione che riguarda il solo partito democratico’”. Tuttavia, Alfano ha anche sottolineato il riavvicinamento tra Ncd e Forza Italia, un patrimonio che “non dovrà essere disperso”, forse premessa per una svolta nei rapporti tra Berlusconi e l’ex delfino del Cavaliere, anche perché qualche conto interno a FI imporrà di prendere atto degli errori commessi in questi giorni, con il rischio di far cadere nell’irrilevanza il centro-destra italiano e di lasciare “orfani” molti italiani (la maggioranza reale del Paese). 

Sulla carta a Mattarella sono andati i voti della quasi totalità di Area Popolare, che stamattina ha votato per alzata di mano un documento sul punto, registrando un solo voto contrario e quattro astenuti.

Anche i senatori del gruppo Misto, Alessandra Bencini, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Monica Casaletto, Cristina De Pietro e Luis Alberto Orellana hanno annunciato il loro voto per Mattarella “nonostante il candidato ideale alla presidenza della Repubblica fosse per noi Stefano Rodotà, che abbiamo sostenuto con convinzione nelle prime tre votazioni“. 

Ha dato il proprio voto a Sergio Mattarella il senatore di Forza Italia Franco Carraro, che aveva dissentito pubblicamente dalla decisione assunta dal partito (votare scheda bianca, ma partecipare al voto per rispetto istituzionale e per sottolineare la non ostilità verso la persona di Mattarella).

Alle 13.31, conclusa la fase dello scrutinio dei voti, la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha proclamato eletto Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica.

Ora inizia la liturgia repubblicana dell’assunzione dei poteri, come raccontiamo qui.

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