Beppe Grillo si veste da San Paolo e scrive al presidente nove auguri/auspici: #benvenutopresidente

Lettera aperta di auguri al presidente della Repubblica, che oggi si è insediato dopo il giuramento davanti al Collegio Elettorale presidenziale. Nove auguri/auspici, a partire dal primo: “Tuteli la Costituzione”. Con una citazione pittorica da ipertrofia dell’ego. Ma tant’è, se serve a far fare passi avanti all’Italia, ci beviamo pure questa…

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Roma – “Caro presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, le invio questa lettera di auguri per il suo settennato. Il primo augurio è quello di tutelare la Costituzione italiana“. Questo l’incipit della lettera inviata da Beppe Grillo al nuovo presidente della Repubblica, pubblicata sul blog del leader del Movimento 5 Stelle. Forse un mezzo passo indietro dalla sbagliata decisione di non andare al giuramento e all’insediamento del Capo dello Stato eletto sabato scorso.

Valentin de Boulogne, "San Paolo scrive le epistole" (1620)
Valentin de Boulogne, “San Paolo scrive le epistole” (1620)

Decisamente da ego ipertrofico la citazione grafica, visto che Beppe Grillo si raffigura come San Paolo che scrive le epistole, con un fotomontaggio dell’opera di Valentin de Boulogne, “San Paolo scrive le epistole”, del 1620.  

Si potrebbe dire: “cala, cala”. Però il dato positivo è il cambiamento di atteggiamento del M5S, nell’ottica degli auspici formulati oggi da Mattarella: “un popolo che si senta comunità“. Lo testimoniano gli applausi che anche deputati, senatori e l’unico delegato regionale dei “Grillini” hanno tributato al presidente della Repubblica.  Quindi nove auguri/auspici rivolti da Beppe Grillo. Dopo il primo, “Tuteli la Costituzione” – “Il secondo augurio è di non firmare leggi palesemente incostituzionali proposte dal governo“.

Il terzo augurio è di “promuovere con i mezzi a sua disposizione leggi per proteggere le fasce più deboli della popolazione alle quali ha voluto dedicare le sue prime parole: «Pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei concittadini»”.

Il quarto augurio è di “ribadire la posizione della Corte costituzionale, di cui lei ha fatto parte, sulla illegittimità dell’attuale legge elettorale“.

E ancora: “Il quinto augurio è di combattere, per quanto è nelle sue possibilità, il legame incestuoso che, sempre più, si palesa tra partiti e criminalità organizzata, in particolar modo nelle amministrazioni locali“.

Il sesto augurio è di “ripristinare la centralità del Parlamento“, mentre il settimo è di “esprimere la sua solidarietà in quanto capo dello Stato al pm di Palermo Nino Di Matteo che incontreremo la prossima settimana per esprimergli la nostra vicinanza come M5S“, ha scritto Grillo.

L’ottavo augurio è di “promuovere un riordino del sistema informativo pubblico per un’informazione che sia indipendente e libera“.

Infine, l’ultimo e nono augurio – conclude Grillo – è di “essere ricordato alla fine del suo settennato con la stima e l’entusiasmo che hanno accompagnato la sua elezione“.

Le chiedo con questa lettera aperta anche un incontro per illustrarle di persona la posizione del M5S sui temi più importanti per il Paese“, si conclude la missiva di Grillo al neo-capo dello Stato, che intende parlare con Mattarella della “introduzione del reddito di cittadinanza, e per ascoltare le sue valutazioni in merito“. “Cordiali saluti. Beppe Grillo”.

Sperèm, dicono a Palermo…

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