Kobane, peshmerga curdi commemorano Muad al-Kassasbeh, pilota giordano “martire”. Al-Arabiya: #WeAreAllMuath

La cerimonia spontanea dei reparti curdi dell’Ypg è stata riferita da Mustafa Ebdi, un attivista in contatto con i ‘liberatori’ di Kobane. “Senza il suo sacrificio la città non sarebbe stata liberata”, affermano le leonesse e i leoni curdi. L’emittente degli Emirati Arabi Uniti ha lanciato una campagna di solidarietà in onore del pilota giordano, con un hashtag che usa un diminuitivo del suo nome, Muath: #WeAreAllMuath

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Beirut – Muad al-Kassasbeh, il pilota giordano barbaramente assassinato dai miliziani jihadisti del cosiddetto e autoproclamato Stato Islamico, è stato commemorato come “martire” con un minuto di raccoglimento a Kobane, la cittadina siriana al confine con la Turchia, a maggioranza curda, che i ‘leoni’ e le ‘leonesse’ delle YPG curde hanno liberato il 26 gennaio scorso.

I reparti peshmerga , le Unità di Protezione del Popolo, hanno infatti voluto commemorare il pilota della Reale Aviazione Militare Giordana per il suo sacrificio massimo, perché caduto mentre contribuiva alla liberazione di Kobane con le sue incursioni di supporto aereo alle forze militari locali dispiegate sul terreno.

Malgrado l’immenso coraggio mostrato da donne e uomini curdi, senza il supporto aereo e i bombardamenti alleati degli aerei della Coalizione Internazionale unitasi contro il sedicente Stato Islamico, la città simbolo di Kobane non sarebbe stata liberata. E non resterà al di fuori delle grinfie delle milizie sataniche dell’Isis, senza una cordonizzazione sanitaria militare alleata. 

Dopo che ne è stata annunciata l’uccisione“, ha riferito Mustafa Ebdi, attivista in contatto con i difensori della città, “le truppe dell’Ypg a Kobane e nei villaggi circostanti si sono riunite per piangere la morte del pilota, e osservare un minuto di raccoglimento in suo onore. Muaz è uno dei martiri di Kobane“, ha aggiunto Ebdi, “e tutti sono orgogliosi di lui“.

Anche il Pyd, il Partito dell’Unione Democratica, braccio politico dell’Ypg, ha voluto ricordare Muad al-Kassasbeh e si è impegnato a vendicare la sua orribile morte, così come quella di Kenji Goto e Haruna Yukawa, i due giapponesi suoi compagni di prigionia che i jihadisti avevano decapitato nei giorni scorsi.

La riconquista di Kobane è soltanto l’inizio della disfatta di quei mostri“, si legge in un comunicato del partito regionale curdo, “grazie alla quale l’umanità potrà essere libera per sempre da loro“. Un messaggio che chiarisce e delimita l’ambito dello scontro in atto: barbarie contro mondo civile; oscurantismo contro dialogo – anche articolato – per il progresso umano; frontiera dell’orrore e pace per la risoluzione dei problemi comuni dell’Umanità, nel rispetto delle singole culture, ma con la supremazia dei valori comuni: anzitutto quello della vita. 

20150204-Muad-Kasasbeah-al-arabiyaAl-Arabiya – l’emittente degli Emirati Arabi Uniti – ha lanciato sul proprio sito web una campagna di solidarietà in memoria di Muad al-Kassasbeh, con un hashtag che utilizza un diminuitivo del pilota della Reale Aviazione Militare Giordana, Muath. Con #WeAreAllMuath si intende onorare questo giovane pilota, devoto musulmano, ma combattente per la libertà della sua Giordania e del mondo intero, che un giorno sarà migliore anche grazie al suo immenso e dolorosissimo sacrificio. 

#WeAreAllMuath

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