Iraq, un italiano è stato arrestato a Erbil, Kurdistan. “Voleva unirsi allo Stato Islamico”

Lo ha annunciato il presidente della regione autonoma del Kurdistan, Massud Barzani, al quotidiano ‘al Hayat’. “La sua storia è strana”, ha detto Barzani. Gentiloni: “lo abbiamo saputo da poco, se ne occupa il consolato italiano”. Complimenti…

Il presidente della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno, Masoud Barzani
Il presidente della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno, Masoud Barzani

Roma – Un cittadino italiano è stato arrestato dalla polizia curda a Erbil, nel nord dell’Iraq, perché sospettato di voler entrare nelle fila del sedicente e autoproclamato Stato Islamico. Ad annunciare l’arresto, avvenuto “tempo fa“, è stato il presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, in un’intervista al quotidiano panarabo “al Hayat“.

Un giorno, una persona italiana ha tentato di entrare nella regione dalla Turchia“, ha riferito il leader curdo nell’intervista pubblicata oggi, aggiungendo che l’uomo “è venuto in modo regolare con il suo passaporto” ma la polizia curda “ha scoperto che era venuto per arruolarsi nell’Isis“.

Per Barzani, “quell’individuo è di origini italiane ed è stato arrestato, la sua storia è strana ed è arrivato munito del visto d’ingresso“. 

Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, a Bruxelles per partecipare al Consiglio Affari Esteri dell’UE sulla crisi in Ucraina, nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio ha confermato che un italiano è stato “arrestato a luglio scorso nella zona di Erbil” ed è “detenuto dal dipartimento antiterrorismo della regione autonoma curda di Erbil“. Del caso, ha affermato il titolare della Farnesina, “si sta occupando il consolato italiano“, precisando di essere stato informato della vicenda “da dieci minuti“.

Sicuramente il consolato italiano se ne starà occupando in modo più efficiente (forse…) di quanto l’ambasciata italiana a Manila si occupò del ‘caso Bosio‘, che coinvolge l’ambasciatore Daniele Bosio, bloccato da oltre dieci mesi nelle Filippine con accuse infamanti, ma infondate.

Complimenti…

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