Le riforme costituzionali del PD, un inedito pericoloso. Renzi: “Abbraccio gufi e sorci verdi”

Il via libera dopo una maratona notturna in un’Aula semivuota per l’assenza delle opposizioni. Il presidente del Consiglio: “Il risultato grazie alla tenacia dei deputati “. Brunetta: “Ride bene chi ride ultimo”. Alfano: “Noi di Ncd e Udc (Ap) protagonisti di nuovo patto costituente”. Giovedì la rissa notturna (Guarda). La rabbia di Grillo: “Mattarella peggio di Napolitano”. La proposta indecente di Mariano Rabino (Scelta Civica) a Mara Mucci (Alternativa libera, ex M5S) (Ascolta)

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Roma – “Grazie alla tenacia dei deputati terminati i voti sulla seconda lettura della riforma costituzionale. Un abbraccio a gufi e sorci verdi“. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine della maratona notturna parlamentare che ha portato all’approvazione degli emendamenti al ddl sulle riforme costituzionali alla Camera. Un atteggiamento al limite dell’eversione costituzionale.

Il voto si è svolto con l’aula della Camera mezza vuota, una pagina vergognosa della storia parlamentare italiana. Le opposizioni – che ieri hanno annunciato all’unisono, pur avendo anche posizioni differenti, di non partecipare al voto – hanno mantenuto un presidio per non far decadere gli emendamenti presentati.

Al premier replica il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio Renato Brunetta: “Matteo Renzi buuuuuuu… Ride bene chi ride ultimo, in Etruria e dintorni”. Un riferimento, neanche tanto velato, alle traversie riguardanti la Banca dell’Etruria (di cui è vicepresidente il padre della ministra Maria Elena Boschi), commissariata dalla Banca d’Italia dopo l’azione della Consob, che ha rilevato strani movimenti borsistici connessi alla riforma delle Banche Popolari avviata dal Governo Renzi e su cui pesa il grave sospetto di insider trading, un reato per cui nei Paesi anglosassoni si va in galera subito perché viola il regolare funzionamento del mercato.

Brunetta, venerdì, in conferenza stampa congiunta a Montecitorio con Sel, Lega e Fratelli d’Italia, aveva detto: “Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi“. E proprio ai sorci verdi ha fatto riferimento oggi il premier nel suo tweet.

Nel mirino di Forza Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle la decisione della maggioranza di chiudere la partita delle riforme in tempi brevi. Una situazione contestata anche dalla minoranza dem, in particolare da Stefano Fassina e Pippo Civati.

“Noi di Ncd e Udc (Ap) abbiamo votato le riforme costituzionali e siamo protagonisti di un nuovo patto costituente che renderà le nostre istituzioni più moderne ed efficienti. Siamo pronti a fare presto per consentire agli italiani di pronunciarsi il prossimo anno”. Lo ha affermato il leader di Ncd, Angelino Alfano, in una nota. “Siamo certi che la nostra posizione sia condivisa dalla gran parte dei moderati italiani che non si sentono rappresentati dal Partito Democratico e che trovano in noi il partito della stabilità e delle riforme”, conclude il ministro dell’Interno.

Ma il caos alla Camera sulle riforme ha creato anche il primo incidente diplomatico tra Beppe Grillo e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al leader M5S non è piaciuto il silenzio del Quirinale in queste ore e non ne fa mistero. In barba al politically correct dei giorni seguiti all’elezione del Presidente, Grillo tuona dal blog e punta il dito contro “il silenzio di Mattarella di fronte allo scempio della Costituzione fatto da Renzie“, un premier “mai eletto neppure in Parlamento che ieri notte si aggirava come un bullo in Parlamento a provocare le opposizioni. Questo silenzio è inquietante, forse peggio dei moniti di Napolitano”, scrive Grillo.

Una ‘sparata’ intempestiva, perché Mattarella incontrerà le opposizioni da martedì, con una decisione lampo seguita alla richiesta di tutti i partiti che manifestano aspre critiche sul metodo e nel merito della riforma costituzionale renziana. Quindi, è il segnale che i “grillini” pretendono dal Colle, ma che – purtroppo – non hanno compreso. 

Farà sicuramente discutere, invece, il video pubblicato ieri sul blog di Beppe Grillo – con un effetto a catena su tutti i social network – dell’audio pirata di una conversazione tra l’ex grillina Mara Mucci, ora esponente di ‘Alternativa libera’, e il deputato di Scelta Civica Mariano Rabino. Il titolo che accompagna il post-accusa è “50.000 euro per loro posson bastare“.

Secca la replica della parlamentare bolognese: “Siamo dinanzi a metodi di stampo fascista”. Peraltro, più che l’onorevole Mucci – che non sembra accondiscendere alle proposte indecenti ricevute dall’esponente di Scelta Civica, andrebbe rilevata la vergognosa offerta di Mariano Rabino: un caso di manifesto tentativo di corruzione politica, su cui il partito della legalità finta – il PD – tace per mera convenienza.

Complimenti.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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