Immigrazione, 2.000 minori giunti in Italia e ‘spariti nel nulla’. Le ombre: lavoro minorile sfruttamento sessuale

Fino al 31 gennaio 2015, 7.824 sono stati i minori non accompagnati segnalati e di questi solo 5586 si trovano nelle strutture di accoglienza: degli altri 1.714 non si sa più nulla. Per le organizzazioni non governative è un fenomeno in crescita anche se precisano che è difficile dare dei numeri perché, dicono, “per l’Italia non ha un archivio per le vittime della tratta

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Palermo – In materia di immigrazione di minori sono emerse cifre impressionanti questa mattina, durante il forum ‘Flussi migratori, tratta e sfruttamento‘, organizzato all’Istituto penale per i minorenni di Palermo, dall’Istituto Don Calabria con la collaborazione del Ciss, l’ong ‘Cooperazione Internazionale Sud Sud’ di Palermo. 

Quasi duemila minori – per la precisione 1.714 – alla data del 31 gennaio 2015 risultano scomparsi nel nulla e di cui appunto nulla si sa più. Minori non accompagnati, arrivati in Italia e dissoltisi in un buio intollerabile e denso di pericoli.

Va detto anche che almeno tre sono le ipotesi sulla scomparsa di questi ragazzi di varia età: un allontanamento volontario, per raggiungere parenti o amici di famiglia in altri Stati dell’UE; lo spostamento in luoghi non comunicati e senza documenti, in Italia, sempre per raggiungere parenti o legami familiari presenti nel nostro Paese; infine l’asservimento alla criminalità organizzata e non – di diverse matrici – ai fini dello sfruttamento.

Per esempio, qualcuno ha mai controllato le generalità dei ragazzini – di visibile origine maghrebina – soliti svolgere l’attività di lavavetri di auto all’uscita degli imbarchi della Caronte & Tourist a Messina?

Dal 1° gennaio al 31 luglio 2014, i minori arrivati in Italia via mare sono stati 13.956: di questi 8.591 erano non accompagnati. Fino al 31 gennaio 2015, invece, i minori non accompagnati segnalati dalle autorità di frontiera sono stati 7.824 e di questi 5.586 si trovano nelle strutture di accoglienza, mentre degli altri 1.714 non si sa più nulla.

La tratta – dice Concetta Sole, presidente del Tribunale dei Minori di Palermo – è un fenomeno quasi invisibile, soprattutto al Sud, nonostante sappiamo benissimo che è uno dei fenomeni che porta in Italia migliaia di ragazzi provenienti da terre disagiate e in guerra“.

Molti di questi minori vengono reclutati nei loro paesi d’origine e trasportati in Italia contro la loro volontà – aggiunge Amalia Settineri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo – e i dati di cui disponiamo sulla tratta sono talmente esigui da farci cogliere la distanza dalla realtà. È un fenomeno che ci sta sfuggendo di mano e ho il sospetto che anche i minori accompagnati potrebbero esserne oggetto. Non siamo certi che quelli che li accompagnano siano realmente i loro genitori e questi minori potrebbero essere ‘seguiti’ sin dall’inizio del loro viaggio e essere vittime di tratta“. 

Dichiarazioni che certificano una situazione estrema gravità, che investono la competenza e la responsabilità del Governo Renzi nella sua interezza e, in particolar modo, il ministro dell’Interno.

Lo sfruttamento sessuale, quello lavorativo e l’impiego in attività illegali sono le tipologie più diffuse di sfruttamento connesso con la tratta. “Molto spesso – spiega Valeria Lo Bello, dirigente della sezione Polizia Anticrimine della Questura di Palermo – i minori vittime di tratta non sono consapevoli della loro condizione. Sono convinti di lavorare e percepiscono lo sfruttamento come normale“.

Nel 2014, in Italia sono state assistite 1.451 vittime di tratta di cui 88 minori. È uno dei dati emersi durante il Forum, stante alle cifre fornite da Save The Children. Un fenomeno in crescitache però – spiega Elio Lo Cascio, dell’Istituto Don Calabria – fa i conti con una difficoltà oggettiva nel quantificare il reale numero di soggetti coinvolti“. Per l’Italia infatti non è al momento disponibile un archivio statistico sulle vittime di tratta. “Nel 2014, in Italia – ha sottolineato nel suo intervento Valeria Lo Bello – sono stati rilasciati 500 permessi di soggiorno per vittime di tratta, di cui la maggior parte a ragazze nigeriane“.

Secondo i dati di Eurostat, nel triennio 2010-2012, nel nostro Paese, sono state identificate 6.572 vittime di tratta, pari al 22% del totale nell’Unione Europea. L’Italia si configura come il primo Stato membro per numero di vittime identificate, seguito da Regno Unito (4.474) e dall’Olanda (3.926).

La tratta riguarda soprattutto le donne e i minori, impiegati per attività illegali, sfruttamento sessuale e lavorativo. Secondo Save The Children, sono circa 340 mila i minori tra i 7 e i 15 anni coinvolti in lavoro minorile in Italia e l’11% dei 14-15enni che lavorano (circa 28 mila minori) sono “a rischio sfruttamento“.

A livello comunitario, stante al “Rapporto 2014 sulla tratta nell’Ue“, su 30.146 vittime di tratta identificate in 28 Stati membri nel periodo 2010-2012, l’80% sono donne e il 16% minori, di cui il 13% ragazze e il 3% ragazzi. Oltre mille minori sono vittime di tratta per sfruttamento sessuale.

Al contrario dell’opinione comune, la maggior parte di vittime (65%) sono cittadini comunitari provenienti da Romania, Bulgaria, Olanda, Ungheria e Polonia. Le prime cinque nazionalità non comunitarie sono invece Nigeria, Brasile, Cina, Vietnam e Russia.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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