Le buone regole per usare bene le lenti a contatto e non rischiare patologie agli occhi

Alberto Bellone, oculista di Torino specializzato in chirurgia refrattiva e terapia conservativa del cheratocono, indica alcune precauzioni per evitare ogni problema: “i rischi che si corrono possono essere seri”

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Roma – Facili da reperire, pratiche da indossare e capaci di far dimenticare, in pochi gesti, gli occhiali. Le lenti a contatto sono una comodità cui sempre più persone ricorrono per correggere difetti della vista: si stima che 120 milioni di persone nel mondo ne facciano uso. Tuttavia, non si tratta di una pratica immune da rischi, spesso poco conosciuti o sottovalutati.

Secondo Alberto Bellone, oculista di Torino specializzato in chirurgia refrattiva e terapia conservativa del cheratocono (microchirurgia oculare), “molte persone iniziano a mettere le lenti a contatto senza fare visite oculistiche o esami specifici preliminari, magari acquistando quelle giornaliere su internet o nei negozi di ottica – afferma – La prima cosa da fare è sottoporsi a una visita di controllo preliminare da un oculista, per verificare di avere le caratteristiche giuste per farlo e per escludere la presenza di alcune patologie“.

In secondo luogo, occorre eseguire alcuni esami. “I principali sono la microscopia endoteliale con conta cellule, il test di Schirmer per verificare la lacrimazione e la topografia corneale“, ricorda il dottor Bellone, che ricorda come l’ultimo esame è “fondamentale per la diagnosi di una malattia della cornea, deve essere eseguito nei centri specializzati da personale esperto in patologia corneale e serve a escludere la presenza di alcune patologie“.

Dopo questi esami, verificata l’idoneità del paziente, si passa alla fase successiva, la scelta del tipo di lente più adatto: ne esistono di morbide, rigide, semirigide, notturne e addirittura permanenti.

Le lenti a contatto portate quotidianamente per molte ore al giorno (12-15), possono far insorgere una serie di problemi anche piuttosto seri, in quanto l’occhio non ha la possibilità di ‘respirare – afferma Bellone – La cornea, infatti, non è dotata di vasi sanguigni e per respirare ha bisogno dell’ossigeno presente nell’aria: la lente a contatto fa da tappo e impedisce il normale scambio metabolico con l’aria. Inoltre molte persone tendono a indossare le lenti la mattina quando si svegliano e a toglierle la sera: questo comportamento è assolutamente da evitare, bisogna prevedere qualche ora con gli occhiali ogni giorno e magari anche dei giorni interi di riposo. Ogni lente ha poi bisogno di una pulizia adeguata“.

Sui tipi di lenti, il dottor Bellone ricorda che “quelle giornaliere necessitano di una manutenzione minima ma, di contro, sono realizzate con materiali di scarsa qualità“. “Le altre lenti – chiarisce l’oculista torinese – sia che abbiano durata quindicinale sia annuale, devono essere pulite ogni giorno con cura e maneggiate solo dopo essersi lavati accuratamente le mani“. “Quelle annuali” – rammenta ancora – “hanno il vantaggio di essere fatte con materiali di qualità e su misura in base al raggio di curvatura del proprio occhio“, ma presentano sicuramente uno svantaggio: “devono però essere portate dall’ottico per un’adeguata sterilizzazione“.

Una pulizia non corretta infatti può portare a problemi rilevanti per la salute degli occhi. I più diffusi “sono le infezioni, quali congiuntiviti (batteriche, virali, da funghi o da parassiti)“, che “se non diagnosticate per tempo, possono portare a danni corneali permanenti“. Tuttavia, le “lenti a contatto possono provocare anche una semplice intolleranza che ne rende però impossibile l’uso: essendo un corpo estraneo possono creare una specie di reazione di rigetto da parte dell’occhio“.

Quindi prima di decidere di indossare uno strumento così importante e delicato come le lenti a contatto, anzitutto è indispensabile andare dal proprio oculista, come scelta razionale per evitare problemi di salute in futuro (a patto che il vostro oculista sia bravo: ma questo lo sapete sicuramente…).

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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