Addio signor Spock, scompare il grande Leonard Nimoy

L’attore, reso noto dalla serie classica di Star Trek, è morto all’età di 83 anni

2014027-Nimoy


Los Angeles – Leonard Nimoy, conosciuto a livello internazionale come la figura che incarnò il personaggio di Mr. Spock, è scomparso nella sua casa di Bel Air all’età di 83 anni. A confermarlo la moglie, Susan Bay Nimoy, la quale ha rivelato anche la causa della morte: bronco-pneumopatia cronica ostruttiva.

Lo stesso Nimoy aveva dichiarato un anno fa di essere affetto da questa malattia, probabilmente imputabile al fumo, vizio che però aveva accantonato da più di trent’anni.

Divenuto celebre in tutto il mondo per la personificazione stessa della logica, interpretando il mezzo vulcaniano e primo ufficiale della U.S.S. Enterprise guidata dal Capitano James Tiberius Kirk, Nimoy ricoprì per la prima volta il suo ruolo più celebre nel 1966 e avrebbe continuato fino al 1969. Un ruolo che gli valse anche tre candidature agli Emmy Awards. Sarebbe poi tornato nelle vesti di Spock anche da doppiatore per le relative serie animate su Star Trek e nei due reboot diretti da J.J. Abrams, “Star Trek” e “Star Trek – Into Darkness” .

Prima, però, si fece notare nell’ambiente televisivo americano nella famosa serie Organizzazione U.N.C.L.E., di cui proprio quest’anno uscirà l’adattamento cinematografico, per la regia di Guy Ritchie.

2014027-Nimoy-2

Dopo Star Trek limitò le sue apparizioni in semplici cameo per numerosissime serie televisive, ultima delle quali la popolarissima Big Bang Theory, in cui torna a interpretare una versione fittizia del suo personaggio iconico.

Si cimentò anche alla regia e la sua filmografia vanta in tutto 12 lungometraggi, tra televisione e cinema, tra cui “Tre scapoli e un bebè”, con Tom Selleck e “Marito a sorpresa” con Patricia Arquette.

Non solo cinema, nell’arco della sua lunga e prosperosa carriera Nimoy si è anche cimentato con la poesia, la musica e la fotografia, inaugurando nel 2008 una mostra dal titolo “Full Body”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!