“Catturate vivo Jihadi John”. Appello della vedova di David Haines: non fatene un eroe uccidendolo in combattimento

Ieri la BBC – ‘spintaneamente’ – ha rivelato la vera identità del boia del cosiddetto Stato Islamico: si tratterebbe di Mohammed Emwazi, cittadino britannico nato in Kuwait da famiglia agiata. Già noto al contrspionaggio britannico, che ne teneva riservata l’identità per non inficiare le indagini

Dragana e David Haines
Dragana e David Haines

Londra – “L’ultima cosa che voglio per lui è una morte onorevole”. Questo ha detto alla BBC Dragana Haines, vedova di David Haines, uno degli ostaggi occidentali uccisi in Siria da questo essere immondo e inumano, cresciuto e pasciuto da una democrazia dell’Occidente come la Gran Bretagna, che ha svenduto i propri valori nel nome di una tolleranza fallita e di una convivenza che non funziona su queste basi relativistiche. 

Sarebbe più semplice vederlo “con un proiettile in mezzo agli occhi”, però “spero venga catturato vivo”, ha aggiunto, perché sarebbe “l’unica soddisfazione morale per le famiglie di tutte le persone che ha assassinato”, ha aggiunto, spiegando che “se venisse ucciso in azione, quella per lui sarebbe una morte onorevole”. E questa, ha spiegato, “è l’ultima cosa che vorrei per uno come lui. Credo che debba essere portato di fronte alla giustizia”.

Va rilevato però che la figlia di David Haines, Bethany, ha detto a ITV News: “Penso che tutte le famiglie (degli ostaggi assassinati, ndr) si sentiranno rasserenati e sollevati quando ci sarà un proiettile in mezzo agli occhi (di Mohammed Emwazi, ndr)”.

Un portavoce della famiglia di Steven Sotloff, riporta la BBC, ha reso nota la posizione della famiglia. “Vogliamo sedere in un’aula di tribunale, guardarlo mentre è condannato e vederlo mandato in un supercarcere di sicurezza”. Nessun odio, ardente desiderio di giustizia. 

La BBC ha ieri divulgato la vera identità di Jihadi John, il maledetto boia del cosiddetto Stato Islamico, che da combattente jihadista vigliacco ha ucciso con le proprie mani tanti ostaggi occidentali, con le riprese video inviate in giro per il mondo per terrorizzare la Civiltà con la barbarie fondamentalista. 

Il giovane ventisettenne di nazionalità britannica, ma nato in Kuwait, è cresciuto in uno dei quartieri più rinomati della capitale britannica, in una famiglia benestante e con un retroterra culturale favorevole a farne un buon cittadino. Sembra che il suo avvicinamento alle tesi fondamentaliste sia avvenuto dopo un viaggio in Tanzania. 

Nella capitale tanzaniana Dar-al-Salam, il 7 agosto 1998 un attentato devastò l’ambasciata americana in contemporanea con un analogo attacco alla sede diplomatica statunitense a Nairobi. Questi due attacchi – che causarono rispettivamente 11 morti e 85 feriti e 212 morti e 4.000 feriti – sono considerati i primi due atti di guerra all’estero condotti dal movimento jihadista mondiale, dopo il fallito attentanto alle Twin Towers di New York del 26 febbraio 1993. 

La divulgazione ‘spintanea’ della BBC sembra essere inserita in una strategia militare disegnata dall’intelligence d’Oltre Manica, che era già a conoscenza della reale identità del terrorista vigliacco, ma la manteneva riservata per tutelare l’andamento delle indagini. Ora probabilmente questo riserbo non serve più e la caccia a questo rifiuto dell’Umanità continua in attesa di acciuffarlo e di farlo marcire nelle patrie galere britanniche. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!