Tragedia del lavoro sulla SA-RC: muore giovane operaio caduto da un ponte in costruzione

L’incidente è avvenuto nei pressi di Laino Borgo, in provincia di Cosenza. Un pilone avrebbe ceduto, facendo crollare anche il viadotto sui cui stava lavorando l’operaio, di 25 anni. Delrio: “fatto gravissimo”. “Poletti: sgomento e profondamente addolorato”

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Cosenza – Tragedia ieri pomeriggio sulla Salerno-Reggio Calabria, nel tratto cosentino, dove un giovane operaio di 25 anni, Adrian Miholca, di nazionalità rumena, è morto precipitando da un viadotto in costruzione. Il giovane era dipendente di una ditta che effettua lavori in subappalto su un lotto dell’autostrada in ricostruzione, all’altezza di Laino Borgo. Si trovava a bordo di una piccola ruspa, quando è precipitato dal viadotto, da un’altezza di circa ottanta metri, perdendo la vita.

Sembra che un pilone del viadotto in costruzione abbia ceduto, provocando il crollo del viadotto su cui si trovava l’operaio. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, personale dell’Anas e del 118.

Stante quanto riporta una nota dell’Anas, l’incidente è avvenuto sulla quinta campata del viadotto “Italia”, dove si stavano svolgendo lavori preparatori per la demolizione del manufatto. Nel corso di questi lavori si è verificato improvvisamente il crollo della campata, che ha coinvolto anche l’operaio.

La morte di un operaio sul lavoro è sempre un fatto assai grave, la morte di un lavoratore su un cantiere per un’opera pubblica è un fatto gravissimo“, ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, commentando la tragedia. 

Siamo profondamente rattristati da questa notizia – ha aggiunto Delrio – e nel porgere le condoglianze alla famiglia attendiamo gli esiti delle indagini sulla dinamica dell’accaduto, un fatto non degno di un Paese civile“. 

Sono sgomento e profondamente addolorato per la tragica morte di un giovane operaio in un cantiere della Salerno-Reggio Calabria. Un incidente mortale sul lavoro è una sconfitta per tutti, e non dovrebbe mai succedere“, ha commentato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti. “In questi ultimi anni – ha aggiunto – è stato fatto molto per aumentare la sicurezza, ma non basta. Dobbiamo rafforzare la consapevolezza dei rischi e fare della prevenzione un impegno quotidiano di tutti, imprese e lavoratori. Perché non è accettabile che il lavoro, fonte di vita e di dignità, possa diventare una condanna a morte“, ha concluso Poletti.

Sull’incidente sono state aperte almeno due inchieste: una della magistratura e l’altra dell’Anas, il cui presidente, Pietro Ciucci, si è detto addolorato e ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia dell’operaio, nominando un’inchiesta chiamata a verificare la dinamica e le responsabilità dell’incidente.

Sono state anche dispiegate le necessarie verifiche di sicurezza per valutare eventuali danni.

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