L’allarme bomba a ‘Il Sole 24 Ore’ era falso. Dipendenti rientrati in sede

L’allarme era scattato dopo una telefonata anonima con cui una voce maschile con accento straniero annunciava la presenza di una minaccia. Le Forze dell’Ordine avevano preferito ordinare l’evacuazione della sede per cautela, per dare agli artificieri il massimo agio per effettuare un controllo approfondito

---

Milano – L’allarme bomba giunto questa mattina alla redazione de ‘Il Sole 24 Ore’, che ha mobilitato Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, paralizzando la zona di via Monte Rosa, si è rivelato per fortuna falso.

Gli artificieri hanno da poco dato il ‘cessato allarme’, dopo aver verificato la struttura del quotidiano economico milanese “con esito negativo”, hanno riferito fonti dei Carabinieri. Le centinaia di persone uscite di corsa dall’edificio del ‘Sole 24 Ore’ e di PWC sono rientrate in sede, per riprendere le normali attività.

Il Gruppo editoriale “Sole 24 Ore” ha ricostruito i fatti: questa mattina intorno alle 10.15 “un uomo con accento straniero ha chiamato il centralino del Sole 24 Ore e ha detto: ‘Abbiamo messo bomba vostra sede, abbiamo messo bomba vostra sede‘. I vertici dell’azienda hanno avvisato le forze dell’ordine, prontamente intervenute”.

“Le forze dell’ordine – continua la società – hanno ritenuto opportuno, in via cautelativa, di far evacuare la sede per un controllo degli artificieri anche perché era in corso un evento privato con un rilevante numero di partecipanti esterni. I controlli delle forze dell’ordine sono terminati alle 14 con esito negativo”.

Tra le unità intervenute anche quella dei Vigili del Fuoco specializzata nelle contromisure NBCR, ossia in grado di fronteggiare le minacce nucleari batteriologiche chimiche e radiologiche, ma non necessariamente per la presenza di una minaccia reale, quanto per avere sul teatro delle operazioni tutte le specializzazioni richieste in una situazione di emergenza multidimensionale.

Segno evidente che il livello di allarme terrorismo in Italia è al massimo grado di attenzione, ma anche che le procedure operative sono state adeguate al livello della minaccia attesa, rendendole più efficienti e con l’auspicio di non doverle utilizzare mai.

(Credit: Adnkronos, Federico Lagni) © RIPRODUZIONE RISERVATA – SI RINGRAZIA FEDERICO LAGNI PER AVERCI CONSENTITO DI PUBBLICARE LE SUE FOTO

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!

---