Sara, la donna ‘morta’ 36 volte in un anno e per 36 volte ‘resuscitata’. Lei l’ha presa…in burlesque! (VIDEO)

Affetta da una rara sindrome, la ventunenne britannica è al centro dell’attenzione della comunità scientifica e ‘Muore’ 36 volte l’anno per colpa di una rara sindrome. Lei non vuole farsi sopraffare dalla malattia e ha trovato una nuova attività che la tiene a contatto con molta gente e la fa sentire…più viva che mai…

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Londra – In un solo anno è stata dichiarata clinicamente ‘morta’ 36 volte. E per 36 volte è ‘resuscitata’. È l’incredibile storia di una 21enne inglese, Sara Brautigam, protagonista di un video – girato e diffuso con il suo consenso – per richiamare l’attenzione sulla raro disturbo di cui soffre, la sindrome di tachicardia posturale ortostatica, causa delle continue perdite

di coscienza. La storia ha conquistato le pagine dei principali quotidiani britannici, anche online.

Il video – del Daily Mail online – mostra il momento in cui Sara ‘muore’: per la ragazza si tratta ormai di un evento piuttosto ‘normale’, dopo che quattro anni fa le è stata diagnosticata la malattia. 

Ogni volta avverte il battito accelerare, fino che il cuore non si ferma e la pressione precipita. È come se morisse clinicamente e questi attacchi possono durare da qualche minuto fino a mezz’ora.

Ogni volta che succede, i medici le devono provocare una forma di dolore per ‘risvegliarla’, un piccolo shock che la riporti alla vita.

Sara ha contattato altri malati della sindrome di tachicardia posturale ortostatica, ma non ha trovato alcun altro cui il cuore smette di battere.

Sara però non si arrende e dopo aver dovuto rinunciare al canottaggio, praticato per dieci anni, l’ha presa in …burlesque! Infatti si è trasformata in artista di spogliarello spettacolo. “Il Burlesque mi ha dato una nuova prespettiva di vita”, ha affermato Sara. “Mi ha dato possiiblità di avere così tanti amici e ciascuno è così amichevole accogliente”.

Sara ha dichiarato ai media britannici che non si farà schiacciare dalla sua malattia e che spera comunque di trovare un lavoro che sia flessibile a tal punto da poterlo coniugare con i distrubi di cui soffere. Insomma, merita tutto il nostro supporto!

Forza Sara!

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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