Iraq, appello del patriarca caldeo: “catastrofe umanitaria”, Governo iracheno e Comunità Internazionale intervengano

di Louis Raphaël I Sako*

In una nota ufficiale – diffusa grazie ad AsiaNews, l’agenzia di stampa del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), mar Sako esprime “profonde preoccupazioni” per i civili innocenti nelle aree teatro di conflitti. Il sedicente ‘Stato Islamico’ brucia ogni cosa, “esseri umani, pietre e civiltà”. Necessario agire e offrire assistenza alla popolazione inerme. Nuova offensiva di peshmerga contro lo Stato islamico a Kirkuk, Tikrit accerchiata

20150311-iraq-cristiani-stato_islamico-655x436


Baghdad – Le forze peshmerga curde, anche grazie al supporto aereo statunitense, hanno lanciato una nuova offensiva contro le milizie jihadiste dello Stato Islamico a Kirkuk, cittadina del nord dell’Iraq ricca di petrolio e con un’importanza strategica nell’economia del mantenimento della forza combattente dell’ISIS (come analizzato qui) sul terreno siriano e iracheno.

Le brigate curde delle YPG (Yekîneyên Parastina Gel) avanzano dal versante sud-occidentale in direzione del centro, per sconfiggere le milizie avanzate nelle scorse settimane in tutta l’area. 

I jihadisti hanno inviato nuovi combattenti anche nella città di Tikrit, nel tentativo di frenare l’avanzata dell’esercito irakeno e delle milizie sciite, da giorni impegnate nell’offensiva per la riconquista della città natale dell’ex raìs Saddam Hussein.

20141213-patriarca-baghdad-mar-sako-655x436Per questo diversi jihadisti hanno lasciato Mosul, roccaforte del cosiddetto Stato Islamico, e si sono riposizionati verso Tikrit, con l’obiettivo di dare manforte alle forze attaccate dall’esercito iracheno e delle sciite sostenute dall’Iran.

In questa situazione di continua violenza e terrore, le condizioni della popolazione civile irakena peggiorano di giorni in giorno. Questo ha portato il patriarca caldeo Louis Raphaël I Sako ha rivolto un appello al governo irakeno e alla Comunità Internazionale, denunciando una “catastrofe umanitaria” che “non può passare sotto silenzio”.

Mar Sako invoca un incontro urgente di governo e Parlamento, perché si discuta subito l’attuale situazione e perché si attuino interventi necessari a fronteggiare una realtà che “rischia di andare di male in peggio”. 

Ecco, di seguito, l’appello del patriarca caldeo inviato ad AsiaNews perché fosse divulgato alle grandi potenze e alla Comunità Internazionale: 

Il Patriarcato caldeo esprime le sue più profonde preoccupazioni per quanto concerne la situazione della popolazione e dei civili innocenti, che si trovano all’interno delle diverse aree teatro di conflitti nella regione. Il cosiddetto “organismo dello Stato islamico” è in procinto di dare alle fiamme ogni cosa: esseri umani, pietre e civiltà.

Sul versante opposto, l’esercito irakeno ha mobilitato le folle attraverso la costituzione di una Forza armata su base volontaria (Alhashed Alsha’bi) e sta per liberare le zone occupate. Tutto questo comporta, come conseguenza, lo sradicamento di migliaia di famiglie e la loro emigrazione verso l’ignoto, verso un futuro incerto, senza che sia stato allestito un piano ben preciso per portare loro soccorso. 

Detto questo, lanciamo un forte appello al governo centrale del Paese e alla comunità internazionale, perché agiscano il prima possibile al fine di proteggere civili innocenti e offrire loro l’assistenza necessaria in termini di alloggio, cibo e acqua, medicine; al tempo stesso è necessario prendersi cura delle migliaia di studenti delle università e delle scuole.  

In quanto cristiani, noi stessi abbiamo sperimentato questa tragedia durante la deportazione del nostro popolo da Mosul e dalle cittadine della piana di Ninive; la nostra è una sofferenza che continua, perché ancora oggi siamo lontani dalle nostre case e dalla nostra terra.  

Si tratta, come è ovvio, di una catastrofe umanitaria che non può certo passare sotto silenzio. Questa situazione, continuando a perdurare nel tempo, diventerà sempre più difficile da gestire e avrà un impatto negativo e dalle conseguenze tragiche e nefaste nel lungo periodo. 

Per questo lanciamo il nostro accorato appello al Consiglio dei ministri e alla Camera dei deputati, perché prendano in seria considerazione l’ipotesi di una riunione straordinaria per discutere in modo approfondito questa situazione che rischia di andare di male in peggio. 

(AsiaNews)

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!



* Patriarca di Babilonia dei Caldei e presidente della Conferenza episcopale irakena