Video esecuzione ISIS: sarebbe francese il bambino boia che uccide palestinese accusato di essere agente del Mossad

Secondo fonti vicine all’intelligence estera francese, il bambino sarebbe in qualche modo legato alla famiglia di Mohamed Merah: l’uomo che appare accanto al bimbo sarebbe fratellastro dell’autore di una serie di assassinii contro militari francesi e dell’attacco contro la scuola ebraica di Tolosa, nel Midi-Pyrénées

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Parigi – Il bambino autore dell’esecuzione capitale contro una sospetta spia del Mossad, il giovane palestinese Mohammad Ismail, sarebbe di origine francese.

Nel sono convinti gli analisti del DGSE (Direction Générale de la Sécurité Extérieure), il servizio segreto estero francese, che avrebbero individuato il bambino come appartenente alla schiera familiare di Mohammes Merah, il franco-algerino fondamentalista islamico autore degli assassini di militari francesi a Tolosa e Montauban, nella regione meridionale del Midi-Pyrénées, nel marzo 2012. Le azioni terroristiche fondamentaliste culminarono il 19 marzo 2012 con l’attacco alla scuola ebraica di Tolosa, al termine del quale furono uccisi tre bambini e un maestro che aveva cercato di proteggerli.

Merah fu individuato dagli investigatori in una casa della periferia della città e dopo 30 ore di negoziati infruttuosi fu neutralizzato da un assalto dei reparti tattici del RAID (Recherche Assistance Intervention Dissuasion).

A questa conclusione sarebbero arrivati sia dall’ascolto del video della barbara esecuzione – che è commentato in francese – sia grazie all’individuazione dell’uomo che si vede accanto al bambino nel video mentre legge la ‘sentenza’ del cosiddetto Stato Islamico. L’individuo infatti sarebbe un fratellastro di Mohammad Merah.

Ieri Rita Katz, direttrice di SITE INTELLIGENCE GROUP, ha divulgato la notizia della pubblicazione del video dell’esecuzione, pubblicando su Twitter prima alcuni fotogrammi dell’esecuzione di un giovane palestinese di Gerusalemme Est – Mohammad Ismail – accusato di essere un agente del Mossad. La famiglia del povero ragazzo ha smentito questa notizia e anche da fonti israeliane è stato negato che il giovane fosse una loro spia.

Va però detto anche che nessuno si aspettava che sia la famiglia che il Mossad confermassero l’appartenenza del povero ragazzo all’intelligence estera di Tel Aviv.

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