La poetica dell’amore e della gioia di Chagall in mostra a Roma

In mostra 150 opere provenienti dal Museo di Gerusalemme per raccontare l’intreccio tra vita e arte del visionario pittore russo


ROMA – “Chagall. Love and Life” è il titolo della mostra aperta da oggi, 16 marzo, al 26 luglio al Chiostro del Bramante, ripercorrerà l’amore di Marc Chagall per la moglie Bella Rosenfeld e l’influenza che ebbe sull’arte del pittore russo di origini ebraiche.

Prodotta e organizzata da Dart, Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, curata da Ronit Sorek, l’esposizione si compone di 8 sezioni tematiche per circa 150 opere, tra incisioni, acquerelli, disegni, stampe e dipinti, provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme, atte a raccontare le esperienze fondamentali della sua vita e i temi-cardine del percorso artistico. Ci sono l’infanzia nella nativa Vitebsk – cittadina dell’Impero russo dove si parlava yiddish – segnata da un attacco dei cosacchi durante un pogrom proprio il giorno della nascita di Chagall, le illustrazioni per la biografia My Life – realizzata nel momento di abbandono definitivo della Russia – e per i libri scritti dall’amata Bella – morta prematuramente nel 1944 per un’influenza virale – la stamperia Mourlot di Parigi ricostruita con i suoi torchi antichi nelle sale romane.

20141113-Banner-Totelia(300pxx250px)biancoCi sono i paesaggi della Provenza in cui si rifugiò dopo la perdita della moglie – ritrovando un linguaggio poetico più disteso – e le opere della maturità in cui si ritrovano tutti i simboli dell’arte di Chagall strettamente legata alla cultura ebraica: la capra, allegoria di speranza e fiducia; la capanna, per la celebrazione della festa dopo l’Esodo; l’asino per i momenti biblici; il suonatore di violino, figura ricorrente nelle feste religiose ebraiche; gli innamorati, tra cui spicca l’immagine di Bella.

Attraverso un allestimento suggestivo con proiezioni a tutta parete di alcune tele come l’indimenticabile La passeggiata – di cui è presente in mostra un acquerello – il visitatore è immerso nei colori vivaci di Marc Chagall che – vicino alla tradizione popolare russa, alla Scuola di Parigi e in parte al cubismo e al fauvismo – come un bambino rappresentò il mondo usando i linguaggi delle avanguardie. Nei tratti semplici – evidente richiamo al primitivismo della pittura russa dei primi del ‘900 – e nei colori che, nelle opere più mature, abbandonano la forma per invadere liberamente lo spazio pittorico sembra di essere di fronte a un bambino la cui apparente ingenuità è, invece, carica di simboli e di fragilità di un artista che rimase sempre fedele a se stesso al di là dei dolori e delle persecuzioni subiti.

In esilio fin dalla nascita, Chagall non perse mai, infatti, la capacità di stupirsi di fronte alla bellezza e alla natura, di guardare con occhi nuovi e da prospettive differenti un’umanità che era ancora possibile migliorare. Quasi come preghiere, i quadri del pittore russo sono paesaggi spesso senza coordinate spazio-temporali, gremiti di fiori e animali trasfigurati – asini, galli, mucche – che, seguendo l’iconografia dei testi ebraici illustrati, sono bidimensionali ma, soprattutto, come nella tradizione medievale, sono metafora della pace tra gli esseri viventi a cui Chagall fece appello fino alla fine dei suoi giorni.

In queste favole intrise di poesia e immaginazione, in queste visioni mistiche in cui il mondo è sottosopra, si muovono l’artista e Bella che, come acrobati del circo, fluttuano sulla tela ignari dei riferimenti alla tragicità dell’esistere e agli orrori del XX secolo, spinti solo da un amore libero, puro come quello dei bambini e da quella voglia di fondersi insieme alle pieghe più profonde della vita per cercarne il senso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!


“Chagall. Love and Life”, Chiostro del Bramante, Via Arco della Pace, 5, 00186 Roma (vicino Piazza Navona)

[google_maps id=”45017″]

ORARI DI APERTURA (la biglietteria chiude unʼora prima)
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00

BIGLIETTI

  • Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
  • Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)
  • Ridotto Gruppi € 10,00
  • Ridotto bambini € 5,00 bambini da 4 a 11 anni non compiuti
  • Ridotto Scuole € 5,00 prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax
  • Ridotto scuola dellʼinfanzia € 3,00 (prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax)
  • Ridotto Speciale € 9,00 (audioguida inclusa)
  • Omaggio (audioguida inclusa) Bambini fino a 4 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group; possessori di Card Amici del Chiostro del Bramante; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione allʼindirizzo ads@arthemisia.it (per urgenze M +39 345 7503572)

INFO E PRENOTAZIONI T +39 06 916 508 451 – www.chiostrodelbramante.it