Tunisia, Isis rivendica: “solo l’inizio”. Su forum jihadisti deridono vittime: “Schiacciato crociato italiano”

Mattarella: contro l’ISIS “non dobbiamo perdere tempo”. Riconosciuti i corpi dei due italiani finora ‘dispersì. Coppia spagnola si nasconde per 24 ore e si salva: lei è incinta. Retata di arresti: tra i fermati anche padre e sorella di uno degli attentatori, Al-Khashnaoui

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Tunisi – L’Isis ha rivendicato l’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, annunciando che è solo “la prima goccia di pioggia”. I miliziani del Califfato hanno “ucciso e ferito decine di crociati e apostati” in Tunisia, portando “il terrore nei cuori dei miscredenti” e prendendo in ostaggio “un gruppo di malvagi cittadini dei Paesi crociati”, ha scritto l’Isis su Twitter. “Quello che avete visto”, hanno minacciato, “è solo l’inizio”. La Tunisia è sotto choc il giorno dopo l’attentato più feroce mai compiuto nella capitale.

Mattarella: Isis va affrontato al più presto –  “Quel che è avvenuto ieri in Tunisia è molto doloroso e molto allarmante. E dimostra che Isis è un pericolo molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista alla Cnn, soffermandosi sull’attacco di ieri in Tunisia. “Quel che è avvenuto dimostra la gravità di questo pericolo”, aggiunge il Capo dello Stato.

Minuto di silenzio al vertice Ue  – I 28 leader europei, riuniti nel vertice Ue di Bruxelles, hanno osservato un minuto di silenzio, prima dell’inizio dei lavori, per commemorare le vittime dell’attacco di ieri a Tunisi.

È invece ancora incerto il bilancio generale della carneficina. Secondo l’ultimo bollettino diffuso dal ministro della Sanità le vittime dell’attentato sono 25 di cui 18 turisti stranieri e 5 tunisini, tra cui due degli attentatori. Sarebbero 11 gli italiani rimasti feriti. Oltre agli italiani sono rimasti coinvolti 9 tunisini, 11 polacchi, 8 francesi, 5 giapponesi, 1 russo, 1 tedesco e 2 sudafricani.

I feriti sarebbero 47 feriti. Tra le vittime, almeno 18 erano turisti stranieri, a cui vanno aggiunti un agente delle forze di sicurezza, un autista di pullman e un’addetta alle pulizie del museo. Le vittime italiane sono quattro: oltre ai due la cui morte è stata accertata, altri due corpi sono stati riconosciuti dal personale dell’ambasciata italiana a Tunisi e dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri inviato a Tunisi che hanno avuto accesso all’obitorio dell’ospedale Charles Nicolle.

È stato così effettuato un primo riconoscimento fotografico dei due italiani che finora risultavano irreperibili. Sarà tuttavia necessario, per poter dichiarare il decesso dei due connazionali, procedere ancora ad un atto formale di riconoscimento da parte dei familiari, alcuni dei quali sono attesi a Tunisi nelle prossime ore. Altri due italiani, di cui non si avevano notizie, sono stati ritrovati e uno di loro è ferito in modo grave.

Una coppia spagnola originaria di Valencia, che era data per dispersa dopo l’attentato jihadista a Tunisi, è in realtà rimasta nascosta per quasi 24 ore nelle vicinanze del museo del Bardo. Lei, Cristina Rubio, è incinta al quarto mese. Ne ha dato notizia il ministro degli Esteri, Jose Manuela Garcia-Margallo. La Spagna ha perso due connazionali nell’attentato a Tunisi, due pensionati, Antoni Cirera e Dolors Sanchez Rami, entrambi di Barcellona.

L’attacco è stato il più grave compiuto in Tunisia, dopo l’attentato alla sinagoga di Djerba, nel 2002.

E la Tunisia, che dopo esser stata la culla delle primavere arabe si era imposta come modello di stabilità e apertura nel mondo arabo, adesso stringe i ranghi. Mentre il presidente Beji Caid Essebsi dice che il Paese è “in guerra” per sradicare il terrorismo, sono state arrestate 9 persone: 4 direttamente collegate al massacro, 5 sospettate di avere legami con la cellula terroristica.

I due attentatori sono stati identificati come Yassine Laabidi, originario di Ibn Khaldoun, e Hatem Khachnaoui, di Kasserine, sparito da tre mesi.

Arrestati padre e sorella attentatore Al-Khashnaoui – La sorella e il padre e di Khashnaoui sono stati arrestati dalla polizia nella loro abitazione di Sbiba. Il premier tunisino, Habib Essid, ha rivelato che uno dei terroristi era già noto ai servizi d’intelligence. Prima della rivendicazione dell’Isis, un account Twitter legato allo Stato islamico aveva pubblicato la foto di una delle vittime italiane: “Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo”, recitava il post jihadista. Per quanto riguarda l’Italia, è in “massima allerta”, ma “non si hanno notizie di minacce specifiche: la minaccia è globale”, ha spiegato Gentiloni, “non dobbiamo trarre conclusioni néné di tipo allarmistico, néné irragionevole. E non dobbiamo rinunciare alle nostre libertà”.

Le vittime italiane – Le vittime italiane sono: Orazio Conte, informatico; Francesco Caldara, 64 anni, pensionato di Novara; mentre delle altre due vittime non sono state ancora rese note le generalità.

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