Cesare Romiti su cessione della Pirelli: “Amarezza per vendita a cinesi. Italia non può perdere interi settori”

“C’è tanta amarezza ma sono convinto che ci saranno benefici” dal probabile arrivo dei cinesi in Pirelli. E’ in bianco e nero il giudizio di Cesare Romiti dinanzi alle iniziative di Chem-China. L’Italia “perde ancora un’altra azienda anche per una mancata politica di governo che deve puntare a mantenere nel nostro paese le aziende”

20150321-cesarre-romiti-su-pirelli-655x436


Roma – “C’è tanta amarezza, ma sono convinto che ci saranno benefici” dal probabile arrivo dei cinesi in Pirelli. Cesare Romiti ha un giudizio netto, seppur aperto all’ottimismo sull’operazione finanziaria con cui a breve la conglomerata pubblica ChemChina dovrebbe diventare socio di maggioranza assoluta della storica azienda italiana. L’Italia “perde ancora un’altra azienda anche per una mancata politica di governo che deve puntare a mantenere nel nostro paese le aziende” come Pirelli.

La Cina – ricorda – è il più grosso investitore alla Borsa di Milano, e questo va bene. Però portare via interi settori industriali è pericoloso per il nostro paese“. “Capisco che gli azionisti fanno i loro interessi. Ma un conto – sottolinea – sono gli investimenti, un altro è perdere settori industriali“. Una chiamata indiretta alle responsabilità del mondo imprenditoriale italiano, che non ha agito per mantenere vive le capacità di azione sul mercato nazionale e internazionale.

Romiti, profondo conoscitore di quel sistema, tuttavia ci tiene anche a ricordare che “nelle aziende in cui sono entrati i proprietari cinesi si sono comportati bene, non c’è da lamentarsi“. “Nel mondo di oggi c’è da temere tutto ma nel caso specifico non credo ci sia da temere per l’occupazione“, conclude l’ex Ad della Fiat ai tempi della presidenza dell’avvocato Agnelli.

Sembrano passati due secoli…

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!