In crescita la domanda di vino ‘vegano’. In Italia già 10 aziende certificate, metà nelle Marche
Dalla produzione all’imbottigliamento, la certificazione “Qualità Vegetariana Vegan”, frutto della collaborazione tra il Gruppo Csqa-Valoritalia e in sinergia con l’Associazione vegetariana italiani, sempre più richiesta. Anche al 49° Vinitaly, inaugurato domenica a Verona, si parlerà di vino vegetariano
Vegani e vegetariani attenti al vino, perché anche in un calice si possono nascondere sostanze di origine animale, utilizzate nelle fasi della vinificazione: come le proteine del latte (caseinati) e dell’uovo (ovoalbumina), usate nella chiarificazione dei vini.
Per chi segue uno stile di vita ‘vegano’ c’è “Qualità Vegetariana Vegan“, la prima certificazione nazionale per prodotti vegetariani e vegani, frutto della collaborazione tra il Gruppo Csqa-Valoritalia, in sinergia con l’Associazione Vegetariana Italiani, specializzata nel certificare le aziende vitivinicole che scelgono di produrre vino vegano.
Al momento sono 10 le aziende con bollino vegan, di cui la metà è presente nelle Marche. Csqa controlla che in tutte le fasi della produzione aziendale, fino all’imbottigliamento, sia garantita l’assenza di prodotti di origine animale, compresi i materiali per l’imbottigliamento, come la colla per le etichette o il nastro adesivo con cui si chiudono i cartoni.
Nelle Marche le aziende animal-free sono: l’azienda agrobiologica San Giovanni, la cantina Offida e la società agricola Ciù Ciù, tutte nel Comune di Offida (Ascoli Piceno); la società agricola Pievalta a Maiolati Spontini (Ancona); infine, l’azienda vinicola Costadoro a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).
In Toscana, invece, troviamo la fattoria Casabianca a Murlo (Siena) e il frantoio La Pieve ad Arcille di Campagnatico (Grosseto). Infine, l’Olearia vinicola Orsogna nel Comune di Orsogna (Chieti), l’azienda di Giancarlo Venturino nel Comune di Vaglio Serra (Asti) e Perlage Srl in provincia di Treviso, a Farra di Soligo.
“Da inizio anno – ha detto Michele Crivellaro, Direttore Marketing di CSQA – sono aumentate le richieste di questa certificazione soprattutto da parte delle aziende che vendono nel canale Ho.Re.Ca. I requisiti principali affinché un prodotto possa ottenere la certificazione e utilizzare il logo Qualità Vegetariana Vegan tramite la certificazione di parte terza sono l’esclusione di ingredienti e derivati di origine animale e l’assenza di parti di origine animale anche nelle attrezzature e nei materiali di confezionamento”.
Il gruppo CSQA-Valoritalia interverrà al convegno “La carbon footprint per la sostenibilità del vino”, in programma per martedì 24 marzo prossimo, nel quadro delle attività del 49° Vinitaly (Sala Mozart, Verona Fiere, ore 10).
(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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