Corruzione, proposta choc in Senato: “fucilazione in piazza ma non letale”. Ma è solo una provocazione

A presentare l’emendamento Lucio Barani di Gal, che spiega: “Sono l’Einstein del garantismo”. Ma la pena “non può comportare la morte del reo”. Poi il senatore spiega la proposta choc di fucilare i corrotti: “Sono l’Einstein del garantismo”… Rodolfo Sabelli, ANM: “necessarie riforme choc”

Il senatore Lucio Barani, GAL-Grandi Autonomie e Libertà (foto dal sito personale)
Il senatore Lucio Barani, GAL-Grandi Autonomie e Libertà (foto dal sito personale)

Fucilazione non letale. A prevederla è un emendamento choc a firma Lucio Barani, senatore di Gal, presentata al Senato al ddl anticorruzione. “Chiunque compia taluno dei reati di cui al precedente articolo 1 – si legge nella proposta di modifica – è punito con la fucilazione da svolgersi pubblicamente nella piazza principale della città ove ha sede il Tribunale competente per il territorio”. Ma la pena “non può comportare la morte del reo”.

Barani spiega la proposta choc di fucilare i corrotti: “Sono l’Einstein del garantismo”

“Fucilazione” per i corrotti: la pena viene evocata al Senato durante il dibattito sul ddl anticorruzione. Ne parla Paola Taverna (M5S), per criticare come una “porcata” l’emendamento depositato da Lucio Barani, socialista, senatore di Gal, che l’aveva depositato, lui garantista, a titolo di paradosso (infatti esclude nel contempo la pena di morte) contro il rischio di una prescrizione ‘eterna’. Barani, con l’immancabile garofano rosso nel taschino, interpellato dall’Adnkronos sulla questione, è partito in quinta: “Taverna chi?”, riecheggiando il mitico Renzi su Fassina.

“Non la conosco. È come se uno che solo perché si occupa di fisica pretendesse di spiegare a Einstein la relatività…”, aggiunge il pirotecnico senatore di Gal. 

Alla domanda “Si paragona ad Einstein?“, il senatore Barani non esita: “Sono l’Einstein del garantismo. E mi spiego“. “Quel mio emendamento – precisa – aveva uno scopo: far emergere paradossalmente che è meglio essere fucilati sulla pubblica piazza che sottostare ad una prescrizione che è come un ergastolo“. Poi spiega: “Secondo la proposta originaria della Camera, poi modificata i tempi della prescrizione per corruzione propria in atti giudiziaria, tra una cosa e l’altra, potevano arrivare fino a 38 anni“, effettivamente un po’ lungo come termine…

Ma stiamo scherzando? Ecco perché meglio la fucilazione… Era una parabola – continua – come quelle che usava Nostro Signore, che non faceva elucubrazioni teoriche ma esempi concreti, mica per paragonarmi a Gesù, sia chiaro“. E questa parabolavale anche per i magistrati, a tutela loro: sennò, a forza di non scandalizzarsi per le ingiustizie che riguardano gli altri, quando toccherà a te non ci sarà nessuno a protestare…“.

20150325-rodolfo-sabelli-porta-a-portaRodolfo Sabelli (nella foto a sinistra), ANM: “necessarie riforme choc” – “La corruzione come altri fenomeni criminali sono problemi strutturali che vanno affrontati con leggi efficaci. Bisogna intervenire con riforme shock”. Lo ha affermato il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli, ai microfoni di Radio Anch’io parlando della prescrizione.

“Le dichiarazioni del ministro Orlando ci preoccupano – ha detto il presidente facendo riferimento al testo sulla prescrizione – noi riteniamo che questa riforma sia già insufficiente se ci fosse addirittura una modifica di questo testo al Senato nel senso di un indebolimento, naturalmente il nostro giudizio non potrebbe che essere negativo”.

(Adnkronos)

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