La notte tra Sabato e Domenica torna l’ora legale. Alle 02,00 lancette avanti di un’ora

Obiettivo dell’ora legale è il risparmio energetico per il minore consumo di energia elettrica. Nell’Unione Europea e in Svizzera l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre

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Roma – Pronti a passare all’ora legale che scatta questa domenica. Alle ore 02,00 del 29 marzo, l’ultima domenica del mese, le lancette dell’orologio dovranno avanzare di un’ora, regalandoci un’ora in più di luce, a fronte di un’ora in meno di sonno.

Nei paesi dell’Unione europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Alle stesse convenzioni si attiene la Svizzera. Niente paura per i cittadini digitali, tutti i dispositivi, come smartphone, computer o tablet, cambieranno l’ora in automatico.

Obiettivo dell’ora legale è il risparmio energetico per il minore consumo di energia elettrica. Solo per lo scorso anno, Terna ha stimato che nel periodo di ora legale – partito nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2014 – si è ottenuto un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 556,7 milioni di kilowattora. Una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di circa 200 mila famiglie.

In termini di costi, è stata la valutazione di Terna per il 2014, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,6 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all’ora legale per il 2014 è pari a circa 92,6 milioni di euro. Dal 2004 al 2013 l’Italia ha risparmiato complessivamente circa 6,6 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 950 milioni di euro di minor costo.

A lanciare per la prima volta l’idea di un cambio di passo delle lancette dell’orologio per risparmiare energia è stato nel 1784 Benjamin Franklin, inventore tra le altre cose anche del parafulmine, che pubblicò in quell’anno una proposta di ‘cambio d’ora’ sul quotidiano francese ‘Journal de Paris. Le sue riflessioni poggiavano appunto sull’idea di risparmiare energia, ma non trovarono seguito.

Oltre un secolo dopo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willett e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima Guerra Mondiale. Tanto che nel 1916 la Camera dei Comuni britannica diede il via libra al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna, in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità. 

In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l’ora legale, perché la variazione delle ore di luce durante l’arco dell’anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un’ora.

Nell’emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all’emisfero boreale, anche l’ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da Stato a Stato (l’Australia è uno Stato Federale che appartiene formalmente ai Dominions della Corona Inglese), mentre in Brasile si va dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio. In Africa l’ora legale è scarsamente usata, mentre in Russia dal 2011 è stata abolita l’ora solare.

(Adnkronos)

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