F1, Ecclestone vuole un campionato mondiale per donne pilota

Donne pilota o pilotesse? Bisognerebbe chiedere alla presidente della Camera. Nel frattempo, il padre-padrone (per molti anche ‘Zio d’America’, visto che taluni sopravvivono grazie alle sue mance…) della Formula 1 pensa a una nuova soluzione per attrarre l’attenzione degli appassionati

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Londra – Un campionato del mondo di monoposto per sole donne. In tempi di giusta parità dei diritti, Bernie Ecclestone ha lanciato ieri l’idea di una serie di monoposto riservata a donne pilota (o o pilote? O pilotesse? Citofonare Boldrini…), ‘pensata’ raccolta dalla stampa inglese e rilanciata urbi et orbi.

“Una buona idea per dare una vetrina alle donne”, ha detto Uncle Bernie, ossia di “fare un campionato a parte” per individuare il talento giusto da portare in F1. “Potrebbero correre prima dell’evento principale o forse il sabato nel giorno delle qualifiche così avrebbero un’attenzione tutta per loro“, ha spiegato l’ottuagenario Ecclestone, che – tra il lusco e il brusco – di idee nuove (non necessariamente azzeccate, ma 20150331-susie-wolff-320x213questo è un dettaglio) ne ha sempre una più di tutti gli altri messi insieme.

Un’idea che però non piace a una delle attuali conduttrici di Formula 1 (si fa per dire), Susie Wolff, test driver della Williams. Ma soprattutto moglie di Toto Wolff, team principal e azionista del Mercedes AMG Petronas team e azionista della stessa squadra di Grove. La 32enne britannica ha bocciato l’idea di Ecclestone: “Non mi sembra la strada migliore“, senza però suggerire alternative.

Clonate Ecclestone…

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