Turchia sotto pressione dei terroristi: attacchi a sedi partito Akp e Polizia. Uccisa donna kamikaze – Video

Una donna è stata uccisa dalle forze di sicurezza turche mentre, insieme a un secondo assalitore, tentava di colpire la sede della polizia di Istanbul. Qualche ora prima, un uomo armato si era introdotto negli uffici dell’Akp, il partito di Erdogan. Ieri il sequestro del procuratore Kiraz finito in tragedia con la morte di due terroristi e dello stesso magistrato: 29 arresti per il sequestro e la morte del giudice. Erdogan: “Vicenda va presa sul serio, non è un fatto minore”

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Istanbul – Una donna kamikaze è stata uccisa dalle forze di sicurezza turche mentre, insieme a un complice, tentava di colpire la sede della polizia di Istanbul. Lo ha rivelato l’agenzia di stampa turca Dogan, riferendo che i reparti speciali intervenuti hanno sparato contro i due assalitori, uccidendo la donna. Nella sparatoria sono rimasti feriti anche due poliziotti.

La donna kamikaze uccisa dalla polizia (da Hurriyet TV)

Secondo la ricostruzione, i due assalitori hanno sparato contro i poliziotti di guardia all’ingresso della sede della polizia nel distretto di Fatih, a Istanbul. Gli agenti hanno risposto al fuoco e ucciso la donna, che aveva con sé una bomba, come spiega il governatore di Istanbul Vasif Sahin. L’uomo che era con lei, e che ha tentato la fuga nonostante fosse rimasto ferito, è stato arrestato.

Qualche ora prima, un uomo armato si era introdotto negli uffici dell’Akp, il partito islamico del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nel quartiere Kartal di Istanbul. Immediatamente sono intervenute le unità speciali delle forze di sicurezza turche che nel giro di pochissimo tempo lo hanno arrestato. Lo riferisce il sito del quotidiano Hurriyet. In precedenza l’agenzia Dogan aveva parlato di due uomini autori dell’assalto.

L’assalitore, dopo aver ordinato a tutti i presenti di uscire, si era posizionato all’ultimo dei sette piani dell’edificio e ha esposto su una finestra del palazzo una bandiera della Turchia che mostra, oltre alla mezzaluna e alla stella, una spada. Non sono ancora chiare le motivazioni del gesto.

Ieri, due militanti dell’organizzazione marxista Dhkp-C hanno preso in ostaggio il procuratore Mehmet Selim Kiraz all’interno del tribunale di Istanbul. La vicenda si è conclusa con l’uccisione dei due terroristi da parte della polizia e il ferimento del procuratore, che poco dopo è morto in ospedale.

Nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro, la polizia turca ha arrestato questa mattina 29 attivistidel gruppo di estrema sinistra. Secondo l’agenzia turca Anadolu, la polizia ha eseguito perquisizioni e arresti nelle province di Izmir (Smirne), Eskisehir e Antalya. In quest’ultima provincia sono state arrestate 19 persone, mentre cinque sono state arrestate a Izmir e altre cinque a Eskisehir.

Erdogan: sequestro pm va preso sul serio, non è fatto minore – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la vicenda del sequestro del procuratore Mehmet Selim Kiraz non è una questione minore“. “Si è trattato – ha sottolineato – di un incidente da cui dobbiamo imparare e che richiede di essere affrontato in modo serio“. Erdogan si è quindi congratulato con le forze di sicurezza per il modo in cui hanno messo fine alla vicenda.

Kiraz era stato preso in ostaggio nel palazzo di giustizia di Istanbul da alcuni uomini del gruppo marxista Dhkp-C fondato nel 1978, considerato fuorilegge in Turchia, ma anche dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. Il procuratore era titolare dell’indagine sulla morte di Berkin Elvan, un ragazzo di 15 anni ucciso dalla polizia durante le proteste di Gezi Park nel 2013.

Per il rilascio di Kiraz i sequestratori avevano chiesto la confessione in diretta del poliziotto sospettato di aver ucciso Elvan, la creazione di un tribunale popolare chiamato a giudicare tutti i poliziotti coinvolti nella repressione di quei giorni e il proscioglimento di tutti i cittadini arrestati per aver partecipato alle manifestazioni in ricordo di Elvan.

Il blitz delle forze speciali ha avuto un esito tragico ieri sera: i due sequestratori sono stati uccisi, mentre il procuratore Kiraz è spirato in ospedale dopo un’ora dal ricovero d’urgenza per le ferite alla testa. Resta ancora da chiarire se i colpi che hanno ucciso il magistrato siano partiti dalle armi della polizia o da quelle che erano in mano ai sequestratori, ma con l’aria che circola in Turchia non è certo che la verità si saprà mai. Le congratulazioni di Erdogan sembrano quanto mai davvero fuori luogo.

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