Commercio, a febbraio l’indice dei consumi in aumento rispetto al 2014, ma in leggero calo rispetto a gennaio

Secondo Confcommercio, l’ICC (Indicatore del Consumi) ha registrato un decremento dello 0,1% rispetto a gennaio di quest’anno, ma un incremento dello 0,4% rispetto  febbraio 2014. Ma c’è una spiegazione semplice, anzi due

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Roma – L’Indicatore dei Consumi elaborato da Confcommercio (ICC) ha registrato un calo dello 0,1% rispetto a gennaio ma una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2014, un segnale positivo che conferma la tendenza al miglioramento in atto dalla scorsa estate. Confcommercio sottolinea come il leggero calo di febbraio, il primo negativo dopo sei mesi, “si inserisce in un contesto in cui non mancano elementi d’incertezza caratteristici delle fasi di transizione tra cicli economici“. Insomma, l’inizio dell’anno e niente più. Probabilmente anche tre giorni in meno nel calendario (con febbraio di 28 giorni) hanno influito, visto l’esiguità della diminuzione.

Per quanto riguarda il clima di fiducia di privati è imprese è in aumento. Secondo Confcommercio, il sentiment complessivo delle famiglie ha registrato un ulteriore incremento, ritornando sui valori di inizio 2007, a dimostrazione di un irrobustimento delle aspettative positive dei consumatori sia per la componente personale sia per la situazione presente e futura del paese. 

Anche il sentiment delle imprese ha continuato a migliorare a marzo, tornando sui livelli del 2008, sulla spinta delle aspettative positive manifestate dagli imprenditori di tutti i settori economici, in particolar modo dei servizi di mercato e delle costruzioni.

Circa i diversi settori merceologici presi in considerazione, l’associazione dei commercianti segnala come però come gli unici incrementi registrati in febbraio rispetto a gennaio abbiano riguardato la domanda di beni e servizi per la mobilità (+0,5%), grazie all’andamento positivo delle vendite di auto, e quella di beni e servizi per la casa (+0,1). Ma su questo tema occorre riflettere su quanto più volte evidenziato da Federauto, secondo cui gli aumenti delle vendite di automobili in realtà sono stati prodotti dalla domanda proveniente dal settore autonoleggio, in una fase di rinnovo delle flotte attuato per affrontare con mezzi più freschi ed efficienti l’evento dell’anno in Italia, l’Esposizione Universale Milano 2015.

In diminuzione a febbraio sia la spesa per abbigliamento e calzature (-0,8%) – che ha perso quanto recuperato a gennaio, mese in cui si sono svolti i saldi – sia quella per alimentari, bevande e tabacchi (-0,4%), In febbraio diminuita anche la domanda di beni e servizi per la cura della persona (-0,2%), la spesa per ricreazione e divertimento (-0,1%), per le comunicazioni (-0,1%), e la spesa per alberghi, pasti e consumi fuori casa (-0,1%).

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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