A Corleone immigrati nigeriani richiedenti asilo hanno rifiutato alloggio in ex hotel 3 stelle. Il Consap insorge

Igor Gelarda (Consap, Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia): “Vicenda che ha dell’incredibile“. Chiesta una presa di posizione del Parlamento, per una gestione non proprio normale degli immigrati, che hanno prevalso, forse anche per l’intervento della Caritas diocesana

L'ex Hotel Belvedere di Corleone, ora trasformato in centro di accoglienza per immigrati (foto di repertorio)
L’ex Hotel Belvedere di Corleone, ora trasformato in centro di accoglienza per immigrati (foto di repertorio)

Palermo – Sabato scorso un gruppo di nigeriani, una decina circa, tutti richiedenti asilo politico sono stati traspostati da Geraci Siculo, in provincia di Palermo, a Corleone perché la struttura di Geraci non li poteva più ospitare. Nonostante la sistemazione fosse più che buona, si tratta infatti dell’ex hotel Belvedere di 3 stelle, panoramico, immerso nel verde e a soli 600 metri dal paese, e che già ospita altri migranti richiedenti asilo politico, i migranti si sono rifiutati di scendere dal pullman perché ritenevano la sistemazione troppo isolata e hanno preteso di essere trasportati a Palermo.

È cominciato così un braccio di ferro tra i Nigeriani e la Prefettura, braccio di ferro risoltosi a favore dei migranti che sono stati alla fine trasferiti a Palermo, come volevano loro, sembrerebbe grazie anche alla mediazione della Caritas diocesana.

Osservatori silenziosi di tutto poliziotti e carabinieri che hanno mantenuto la calma e garantito, come sempre, la sicurezza di tutti. Operatori delle forze dell’ordine costretti a restare fino a questa mattina, visto che i migranti hanno deciso di passare la notte nel pullman.

20150408-igor-gelarda-consap-655x436Dai sindacati di Polizia questa faccenda è stata accolta male. “Quello che è successo ha dell’incredibile – ha dichiarato Igor Gelarda (nella foto a sinistra, da Facebook), dirigente nazionale e segretario provinciale palermitano del sindacato di Polizia Consap (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia). “Mentre lo Stato risparmia per ogni cosa che riguarda la sanità, l’istruzione e la sicurezza in particolare, mi pare che per i migranti non ci sia crisi“, ha affermato. “Senza contare che Poliziotti e Carabinieri, piuttosto che essere impegnati nelle normali attività di controllo del territorio, hanno dovuto vigilare questo gruppo di immigranti, come se fossero dei ragazzi discoli che hanno deciso di fare le bizze. E che alla fine l’hanno avuto vinta. E nel frattempo ci sono palermitani senza casa che vivono per strada, in auto, o in alloggi di fortuna“, ha osservato ancora il dirigente nazionale del Consap.

Il mio sindacato ha subito contattato alcuni parlamentari perché vogliamo che venga fatta chiarezza in Parlamento su questa vicenda, per stabilire se ci sono stati dei costi in più che abbiamo dovuto affrontare, a cominciare proprio dall’impiego dei poliziotti e stabilire eventuali responsabilità su questa gestione dei migranti“, si conclude la nota di Gelarda, che non mancherà di sollevare polemiche, ma anche un sostegno da parte della popolazione, stanca di assistere inerme a politiche favorevoli agli immigrati, prima ancora che ai cittadini della Repubblica.

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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