Tribunale Milano, imputato assassina 3 persone, catturato dai Carabinieri a Vimercate. Entrato con tesserino falso

Dopo aver assassinato le prime due persone e il giudice fallimentare Fernando Ciampi, l’uomo – Claudio Giardiello di 57 anni – è riuscito inspiegabilmente a lasciare il Palazzo di Giustizia e a scappare in moto. Arrestato a Vimercate. Una quarta persona trovata morta per le scale, probabilmente stroncata da un infarto. Giardiello è implicato nel fallimento di Eutelia, ma oggi era in tribunale in un altro procedimento – La pagina in sostegno di Giardiello su Facebook

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Milano – Tragica giornata al Palazzo di Giustizia di Milano. Tre persone persone sono state uccise da un imputato per bancarotta fraudolenta, che ha anche ferito una quarta persona. Dopo aver sparato, l’uomo si è dato incredibilmente alla fuga in moto.

Il triplice omicida è Claudio Giardiello (nella foto a sinistra) coinvolto nel crac Eutelia, ma oggi presente in tribunale per il fallimento di una società immobiliare, la Magenta Srl.

La sparatoria è avvenuta in due tempi. All’inizio, nella seconda sezione penale sita al terzo piano del Palazzo di Giustizia, aula 2, dove Giardiello ha sparato al proprio ex legale, Lorenzo Alberto Claris Appiani, il quale aveva rimesso il mandato di difesa ed era presente come testimone. Su questo però le versioni non sono concordanti ancora, perché circolano indiscrezioni sul fatto che il vero obiettivo fosse il pubblico ministero e uno degli ex soci, Giorgio Erba, attinto anch’egli da uno dei quattro o cinque colpi di pistola esplosi.

Subito dopo Giardiello si è spostato al piano sottostante, andando a cercare il giudice fallimentare Fernando Ciampi, che aveva dichiarato lo stato di insolvenza della società di cui l’omicida era socio di maggioranza. Il dottor Ciampi è stato assassinato a bruciapelo.

Le prime conferme alle agenzie di stampa erano arrivate da Giovanni Canzi, presidente della Corte d’Appello di Milano, che aveva avvertito subito del fatto che ci fossero “diverse vittime”.

Una quarta persona è stata rinvenuta senza vita per le scale, probabilmente stroncata da un attacco cardiaco. Ferito un altro socio di Giardiello, Davide Limongelli, presente in aula a sua volta come coimputato nel procedimento in corso. L’altro ex socio era stato trasportato in ospedale, dove è morto nonostante un disperato intervento chirurgico di emergenza. .

I fatti si sono svolti contemporaneamente all’inizio della riunione del Comitato Nazionale per la Sicurezza Pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno e alla presenza del Comandante Generale dei Carabinieri e del Capo della Polizia, indetto in prefettura per mettere a punto l’apparato di sicurezza in vista dell’inaugurazione dell’Expo 2015 il 1° Maggio prossimo. La riunione è stata naturalmente sospesa.

Polemiche sulla sicurezza degli accessi al Palazzo di Giustizia. Alcuni operatori giudiziari, intervistati da ‘la Repubblica TV’, hanno evocato il ritorno dei Carabinieri a guardia della struttura. E, in effetti, fa sensazione che si possa entrare armati in un Palazzo di Giustizia, mentre l’allerta sicurezza è massima in tutto il Paese per le minacce provenienti dal terrorismo islamista jihadista.

Giardiello è stato poi arrestato dai Carabinieri a Vimercate, in Brianza.

Edmondo Brutti Liberati, procuratore della Repubblica di Milano, ha affermato nel corso di una conferenza stampa che Giardiello è entrato dai varchi di accesso riservati a legali e a magistrati (ingresso da via Manara), esibendo un tesserino falso dell’ordine degli avvocati. Questa è però – ha sottolineato Brutti Liberati – solo un’ipotesi.

Sarebbe così chiarito come sia riuscito a entrare con una pistola, ma è evidente che da domani la prassi di sicurezza non potrà avere eccezioni perfino per avvocati, funzionari giudiziari e magistrati.

Su questo tragico fatto di sangue indagherà la procura di Brescia, competente perché tra le persone coinvolte c’è il giudice Ciampi, assassinato questa mattina. È emerso oggi pomeriggio che il dottor Ciampi abbia avuto nella concitazione dei momenti la preoccupazione di proteggere una collaboratrice presente nell’ufficio, un gesto eroico.

AGGIORNAMENTO 10, 9/04/2015, ORE 16:32:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

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