Persecuzione dei cristiani. Pakistan, morto ragazzo di 14 anni dato alle fiamme da 2 musulmani solo perché cristiano

L’orrendo crimine è stato commesso nei pressi di Lahore. Prima di morire, il giovane martire della fede è stato in grado di raccontare agli inquirenti le modalità dell’aggressione. “Hanno iniziato a percuotermi dopo che io ho detto di essere cristiano. Ho provato a scappare ma mi hanno inseguito e cosparso di benzina”

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Islamabad – L’orrore della persecuzione dei cristiani nel mondo non sembra cessare. È morto in un ospedale di Lahore, capitale del Punjab, in Pakistan. Nauman Masih, il ragazzo quattordicenne cristiano che venerdì scorso era stato dato alle fiamme da due giovani musulmani.

Lo ha confermato l’agenzia Fides, che ha reso noto le modalità della vile e criminale aggressione, citando fonti locali: a ‘giustificazione’ del barbarico atto potrebbe esserci una rappresaglia per il linciaggio di due musulmani a Youhanabad, accusati ingiustamente di aver dato fuoco a due chiese.

Nauman Masih avevaustioni nel 55% del suo corpo, ma prima di morire aveva descritto agli inquirenti la modalità dell’aggressione. “Non conoscevo i due che mi hanno aggredito. Mi hanno chiesto quale fosse la mia religione e, dopo che gli ho detto di essere cristiano, hanno iniziato a colpirmi“, ha detto il povero ragazzo. “Ho provato a scappare, ma mi hanno inseguito e cosparso di benzina”. Poi gli hanno dato fuoco. Il ragazzo ha tentato di spegnere le fiamme, gettandosi in un cumulo di sabbia. Nel frattempo alcuni passanti erano intervenuti per spegnere le fiamme e avevano chiamato un’ambulanza. 

“Condanniamo con forza il grave episodio di odio religioso. Abbiamo inviato immediatamente un rapporto al Primo Ministro del Punjab, Shahbaz Sharif”, ha dichiarato all’agenzia Fides Sardar Mushtaq Gill, avvocato cristiano e difensore dei diritti umani in Pakistan.

Anche la ong CLAAS (Center for Legal Aid Assistance and Settlement) è intervenuta sul questo grave episodio di persecuzione religiosa anticristiana, con una nota inviata sempre a Fides. “L’odio contro i cristiani ha raggiunto un livello davvero pericoloso, se un innocente cristiano può essere bruciato vivo da estremisti islamici senza alcun motivo. I cristiani in Pakistan – afferma il comunicato – vivono sotto costante paura per la propria vita, nonostante le rassicurazioni del Primo ministro Nawaz Sharif“.

Chissà che ne pensa il presidente turco Recep Tayyp Erdogan…

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