Peschereccio di Mazara sequestrato in acque libiche da un commando armato proveniente da Misurata: a bordo 7 marinai

È stato bloccato la notte scorsa a 30 miglia da Misurata. A bordo tre siciliani e quattro tunisini. Farnesina: “Unità di crisi sta verificando”. Il presidente del Distretto della Pesca Tumbiolo all’Adnkronos: “Ci sono diversi militari libici sull’imbarcazione che è seguita da un rimorchiatore pieno di soldati. Hanno anche delle telecamere. Siamo davvero preoccupati. È una manovra per noi incomprensibile”. Incomprensibile? Incomprensibile che a Tumbiolo sembri incomprensibile: quando si dimette? Ma nel Mediterraneo non è operativo ‘Mare Sicuro’, dispositivo aeronavale schierato a difesa degli interessi legittimi italiani? Pinotti quando si dimette?

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Trapani – Il peschereccio ‘Airone’ della marineria di Mazara del Vallo (Trapani), con sette uomini a bordo, quattro tunisini e tre siciliani di Mazara del Vallo (quindi ancora italiani…), è stato sequestrato nella notte in acque libiche. Lo ha confermato all’Adnkronos il sindaco di Mazara, Nicola Cristaldi, che parla di “notizie al momento frammentarie e contraddittorie“.

Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della Pesca, che sta seguendo l’evolversi della situazione, sempre all’agenzia del Gruppo Giuseppe Marra Communications, ha detto: “Abbiamo appena saputo che ci sono diversi militari libici a bordo del peschereccio siciliano sequestrato la notte scorsa a 30 miglia da Misurata. Non solo, il peschereccio è seguito da un rimorchiatore pieno di militari, sempre libici, che hanno anche delle telecamere. Siamo davvero preoccupati. È una manovra per noi incomprensibile”.

“Il peschereccio sta raggiungendo Misurata – spiega ancora Tumbiolo – Si tratta forse di una provocazione, non capisco. Ho anche allertato il ministro libico che non sapeva molto”. A bordo ci sono sette marinai, quattro tunisini e tre di Mazara del Vallo.

L’Unità di crisi del ministero degli Affari Esteri, in contatto con la Guardia Costiera, sta verificando la notizia del peschereccio siciliano ‘Airone’ sequestrato nella notte in acque libiche.

Andrebbe chiesto a Giovanni Tumbiolo se gli capita di leggere qualche giornale, di recente, o di seguire qualche telegiornale, vista la situazione in Libia. Le sue parole dimostrano quanto inadeguata sia la classe dirigente italiana di fronte alle minacce provenienti dal Mediterraneo meridionale e, in particolare, dalle pressioni esercitate in molte forme dall’islamismo jihadista.

Quando si dimette Trumbiolo?

Nel Mediterraneo Centro-Occidentale, proprio di fronte alla Libia, non è stato forse dispiegato il dispositivo aero-navale italiano ‘Mare Sicuro’, così come ha ricordato in modo perentorio la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ieri sera durante la trasmissione ‘Virus’ su Rai2?

Quando si dimette Roberta Pinotti?

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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