Sulla riforma della scuola, Faraone dice perentorio: “verrà assunto chi serve. Stop al caos nelle graduatorie”

In un’intervista a ‘La Stampa’ il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ha spiegato che l’obiettivo è mettere fine al caos delle graduatorie. Come se per risolvere il problema del traffico, si andassero a bucare le gomme delle auto sotto casa di chi le utilizza. Che mente…

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Roma – “Verrà assunto chi serve. Le scuole ci diranno di quali docenti hanno bisogno e li avranno. Se mancheranno posti, saranno messi a concorso“, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano di Torino ‘La Stampa’ il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, spiegando che la nuova strategia ha come obiettivo quello di mettere fine al caos delle graduatorie. “Qualcuno doveva mettere ordine prima o poi in questo caos di graduatorie e precariato – ha aggiunto – il rischio era una vita da precario per gli insegnanti e una didattica precaria per gli studenti“. “Abbiamo detto basta. Saranno assunti 100mila nuovi docenti con la metà aboliremo le supplenze, con l’altra faremo una scuola più vicina agli studenti“, ha detto ancora Faraone e sul caso degli idonei al concorso del 2012, il sottosegretario ha aggiunto che si stanno elaborando “emendamenti che risolvano al situazione“. Trovato l’inganno, fatta la legge. Un ribaltamento renziano di prospettiva.

Faraone, affrontando poi il tema del ruolo del dirigente scolastico dato dal testo del ddl, ha detto che “un preside che pensasse di comandare e non condividere sarebbe folle. Noi stiamo restituendo autorevolezza a chi fa la scuola, ai dirigenti scolastici come agli insegnanti. In più, valorizziamo la comunità scolastica dando a tutti la possibilità di decidere sulle attività della scuola. Il dirigente scolastico, sarà valutato fra l’altro, sulla gestione organizzativa, sul raggiungimento dei risultati e sulla gestione delle risorse umane. E parte della sua retribuzione dipenderà da questa valutazione“.

Una filiera perfetta del ricatto circolare: il Governo indicherà gli obiettivi, il dirigente sceglierà docenti coerenti con il ‘progetto’ e tutti vivranno infelici e scontenti. Una botta definitiva sulla scuola italiana, perché dal caos delle delle graduatorie si passerà al bordello dell’arbitrarietà, così ciuchi diventeranno cavalli da corsa, mentre puledri di razza passeranno a tirare come somari. Il metodo evocato da Faraone per “mettere ordine prima o poi in questo caos di graduatorie e precariato” somiglia molto a quello che si potrebbe usare per eliminare i problemi del traffico cittadino, andando a bucare le gomme delle auto dei cittadini sotto casa.

Il sottosegretario all’Istruzione, riferendosi poi allo sciopero indetto per il prossimo 5 maggio, ha detto di avere “rispetto massimo per lo sciopero ma a me, più che rappresentanti del mondo reale, alcuni sindacalisti sembrano dei marziani. Non so in quale galassia si organizzi uno sciopero contro un governo che mette quasi quattro miliardi sull’edilizia scolastica, 500 euro all’anno per ogni docente perché si formi e si aggiorni“.

I tempi di approvazione del ddl, ha poi assicurato Faraone, “saranno brevi. La riforma dovrebbe partire dal prossimo anno scolastico. Metteremo la fiducia solo se vedremo messo a rischio il piano di assunzioni e la rivoluzione della scuola“.

Che menti al Governo del Paese

(CREDIT: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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