Terremoto Nepal, Farnesina: oltre 300 italiani rintracciati, 4 speleologi irreperibili. Gentiloni Stanzia 300 mila euro

Solo qualche ferito lieve, nessuna vittima. Team dell’Unità di Crisi in viaggio verso Kathmandu con una squadra di scout della Protezione Civile. Solo pochi iscritti al sito Dovesiamonelmondo

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Roma – Sono oltre 300 i connazionali rintracciati in Nepal grazie anche all’assistenza delle autorità italiane in India. Lo ha comunicato la Farnesina, che ha sottolineato come il terremoto di sabato finora non abbia causato vittime tra gli italiani.

Le procedure di verifica delle presenze sono tuttavia rese difficili dal cattivo stato delle comunicazioni- un problema che persiste – e dal fatto che la stragrande maggioranza degli italiani in Nepal non si era registrata sul sito del Ministero degli Esteri ‘Dove siamo nel Mondo‘: fino a sabato solo otto degli oltre 300 italiani presenti in Nepal si erano iscritti al sito. Le ricerche comunque sono ancora in corso per rintracciare tutti i nostri connazionali nel Paese.

In particolare, fervono i controlli per raggiungere quattro speleologi marchigiani, segnalati dal presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, Paola Riccio. Sono “Giuseppe Antonini, Gigliola Mancinelli e Oscar Piazza. Il quarto è Giovanni, ma il cognome – ha dichiarato Riccio all’Adnkronos – devo verificarlo”, prima di ricordare che malgrado siano “persone altamente qualificate“, in casi come questo conta più “la fortuna e non la capacità tecnica“.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri di stanziare i primi 300 mila euro per l’emergenza in Nepal. Un aiuto di emergenza che verrà indirizzato alla Federazione Internazionale della Croce Rossa (FICROSS) e consentirà la realizzazione delle prime attività di soccorso in favore delle vittime. In particolare, recita una nota della Farnesina, saranno “realizzate attività di ricerca dei sopravvissuti e di soccorso ai feriti, la distribuzione di generi di prima necessità (scorte alimentari, acqua potabile, coperte) e verrà garantito un alloggio di fortuna alla popolazione civile evacuata dalle abitazioni danneggiate“.

Domenica pomeriggio dal Ministero degli Esteri è giunta la conferma che un team dell’Unità di Crisi è in procinto di raggiungere la capitale del Nepal, Kathmandu, “per monitorare la situazione sul terreno e assicurare un’assistenza ai connazionali che si trovano attualmente in Nepal“, informa la Farnesina.

L’equipe dell’Unità di Crisi collaborerà con un advanced-team tecnico della Protezione Civile“, continua la nota secondo cui i funzionari avranno il “compito di valutare e predisporre l’invio di team tecnici e sanitari, per contribuire al soccorso delle popolazioni colpite dal terremoto“.

La Farnesina ricorda peraltro che il “lavoro dell’Unità di Crisi sta intanto proseguendo senza soluzione di continuità per verificare l’incolumità di tutti i nostri connazionali“. A tal proposito, la Sala Operativa è attiva 24-ore-su-24 ed è raggiungibile al numero telefonico +39 06 36225 o raggiunta all’indirizzo email salaoperativa.udc@esteri.it

(Credit: ASKANEWS, ADNKRONOS, MINISTERO DEGLI ESTERI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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