Libia, consulente governo al-Thani a BBC: “jihadisti Isis sui barconi che arrivano in Italia. In Europa tra migranti”

Accordo con gli scafisti per trasportare i terroristi. BBC: Frontex ha avvertito all’inizio dell’anno che la rotta dei migranti è utilizzata dai ‘foreing fighters’ per rientrare in Europa e sfuggire alla ricerca dell’intelligence. Se confermata, la rivelazione del consulente del governo libico legittimo sarebbe giuridicamente rilevante ai sensi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto di autodifesa consentito dall’articolo 51 (Capitolo VII)

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Londra – Jihadisti del sedicente Stato Islamico arrivano in Europa trasportati dai trafficanti di migranti, che li nascondono sui barconi che salpano dalle coste libiche.

Lo asserisce Abdul Basit Haroun, consigliere del governo al-Thani, ossia il governo nominato dal Parlamento Libico regolarmente eletto nel giugno 2014, al termine di un processo elettorale boicottato dai partiti islamici. Il Parlamento fu successivamente dichiarato sciolto per una controversa decisione della Corte Suprema libica, sottoposta a pressioni degli islamisti e dietro istanza di un deputato aderente alla branca libica dei ‘Fratelli Musulmani’ che ne contestò le riunioni a Tobruk, dove i deputati e il governo dovette riparare per sottrarsi all’assalto delle milizie islamiche e di quelle facenti riferimento alla galassia che ruota attorno all’ISIS.

Haroun ha dichiarato alla BBC – che ha anticipato alcuni stralci dell’intervista sul proprio sito web questa mattina – che dai proprietari dei barconi usati dai trafficanti avrebbe appreso che i seguaci del cosiddetto ‘califfato’ consentirebbero ai trafficanti di migranti di continuare il loro ‘lavoro’ in cambio di un pizzo del 50% dei guadagni e di uno spazio sulle barche riservato a miliziani jihadisti da spedire in Europa.

L’intervista andrà in onda alle 12 nell’ambito del programma ‘Investigate’ del Quinto Canale Radio della rete rradiotelevisiva pubblica britannica. Haroun ha spiegato che i jihadisti del sedicente Stato Islamico userebbero “i barconi per i propri uomini che vuole inviare in Europa perché la polizia europea non puo’ sapere chi è membro di Isis o chi è un normale profugo“.

Secondo Haroun l’obiettivo di questi jihadisti inviati in Europa è di infiltrare miliziani jihadisti per  compiere attacchi in Europa, magari non nell’immediato, ma nel prossimo futuro.  La tecnica sarebbe quella della costituzione di cellule in sonno, da ‘attivare’ al momento opportuno. Una pratica peraltro ben nota ai servizi di spionaggio e di contro-spionaggio occidentali, perché pratica ricorrente proprio nel mondo dell’intelligence, soprattutto negli anni della ‘Guerra Fredda’, quando per motivi ideologici numerosi personalità occidentali furono ‘agganciati’ dal KGB e tenuti ‘in sonno’ e attivati al momento opportuno in una varietà ampia di modalità: dalla funzione di agente di influenza a quella di vero e propria risorsa di informazione, perfino di infiltrato nel sistema statale in vista di una insurrezione che avrebbe dovuto affiancare le forze armate sovietiche, dopo un’invasione dell’Europa Occidentale.

Tornando ad Haroun, la BBC ricorda che già all’inizio dell’anno l’agenzia europea Frontex aveva avvertito della “possibilità” che i foreign fighters (cittadini stranieri e occidentali unitisi al sedicente Stato Islamico per combattere in Iraq e Siria) stessero usando le rotte migratorie clandestine per rientrare in Europa, dove sono schedati, segnalati e ricercati dalle forze anti-terrorismo degli Stati membri dell’UE e della NATO.

In aggiornamento

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