Finlandia ‘richiama’ 900.000 riservisti. Rischio guerra con Russia? Ancora ‘Scramble’ per Typhoon italiani nel Baltico

Secondo il ‘Daily Telegraph’ – che cita un riservista – a ciascun riservista è stato indicato a quale reggimento o unità combattente fare riferimento. Ieri 32° Scramble per gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare Italiana impegnati nella Task Force Šiauliai in Lituania, questa volta in tandem con F16 dell’Aviazione Reale Norvegese

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Londra – Il governo finlandese ha inviato una lettera di preavviso a 900.000 mila riservisti, compresi i cittadini residenti fuori dal Paese, per ricordare loro loro i compiti cui sono tenuti in caso di conflitto“.  Sullo sfondo i timori di uno scontro con la Russia, l’unico Stato con cui sono possibili tensioni di tipo militare, considerato che la Svezia è Stato membro dell’Unione Europea come la Finlandia.

Nella lettera non si cita in modo esplicito la Russia, ma – secondo quanto riferisce il quotidiano britannico ‘Daily Telegraph‘ – si ricorda a ogni singolo riservista l’appartenenza al proprio reggimento o unità combattente.

In allegato – si legge nella lettera divulgata da un cittadino finlandese al quotidiano britannico – troverete i vostri dettagli personali così come il vostro ruolo in caso di guerra“.

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Il governo si è affrettato a smentire che l’invio delle lettere sia legato alla crisi ucraina o alle tensioni con la Russia, sostenendo che i piani di ‘richiamo’ dei riservisti risalgono a due anni fa, ben prima dell’annessione della Crimea, dichiarata nel marzo 2014.

La Finlandia non è membro della Nato e condivide con la Russia oltre 1.300 km di confini.

Le forze armate di Helsinki hanno 16.000 effettivi a tempo pieno, che però possono salire a 285.000 in pochi giorni con la mobilitazione dei riservisti. Negli ultimi mesi gli aerei da guerra russi hanno testato più volte le difese aeree finlandesi e nello scorso aprile un sottomarino, che si sospetta fosse russo, venne scoperto nella rada di Helsinki e fu oggetto di un lancio di bombe di profondità.

Nel frattempo, le provocazioni russe nel Mar Baltico continuano.

Ieri i caccia-bombardieri Typhoon Eurofighter dell’Aeronautica Militare Italiana sono stati impegnati nel 32° ‘Scramble” da quando sono stati rischierati presso la Task Force Air di Šiauliai, operando in formazione con gli F16 della Kongelige Norske Luftforsvaret.

I caccia della NATO si sono alzati in volo “per intercettare alcuni velivoli non identificati che sorvolavano lo spazio aero baltico. I velivoli, appartenenti alla Federazione Russa, viaggiavano al largo delle coste dei Paesi baltici senza un piano di volo o contatto radio con gli enti del traffico“, recita un comunicato dell’AMI. 

F16 della Kongelige Norske Luftforsvaret e Eurofighter Typhoon dell'Aeronautica Militare Italiana (foto NATO)
F16 della Kongelige Norske Luftforsvaret e Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare Italiana (foto NATO)

I caccia rischierati in Lituania sono stati attivati con un ordine di “scramble” del Centro di Comando e Controllo delle Operazioni aeree (CAOC) della NATO, con sede ad Uedem (Germania)“, continua la nota dell’Aeronautica, che informa come i velivoli in pochi minuti “hanno intercettato ed identificato i velivoli secondo le procedure previste dall’Alleanza Atlantica“. Dall’inizio della crisi in Ucraina, le provocazioni degli aerei russi nel Mar Baltico sono state oltre 500, determinando spesso situazioni di pericolo per il traffico civile e obbligando il controllo aereo militare a fare scattare gli allarmi della difesa aerea integrata NATO.

La Russia ha peraltro criticato la politica della Svezia e della Finlandia di avvicinamento de facto all’Alleanza Atlantica, con cui la cooperazione esiste tramite le istituzioni militari in ambito Unione Europea.

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