Cannes 2015, Palma ad Audiard per Dheepan. Italiani senza premi (snobbati?)

Vincent Lindon miglior attore, a Rooney Mara e Emmanuelle Bercota il premio come migliore attrice ex aequo

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Cannes – Jacques Audiard per ‘Dheepan’ ha vinto la Palma d’Oro del 68° Festival di Cannes. L’Italia resta a bocca asciutta: il Palmares del Festival di Cannes 2015 non contempla alcun premio per il nostro cinema, nonostante i tre film in concorso, dati alla vigilia tra i favoriti dalla critica.

Il racconto dei racconti – Tale of tales‘ di Matteo Garrone, ‘Mia madre‘ di Nanni Moretti e ‘Youth – La giovinezza‘ di Paolo Sorrentino tornano dalla Costa Azzurra snobbati dalla giuria presieduta dai fratelli Ethan e Joel Coen: “non avevamo premi per tutti”, la secca dichiarazione.

A dispetto della critica, visto che la stampa italiana che internazionale tifava per i nostri tre registi giunti in terra francese a testa alta e, soprattutto, a testa alta ripartiti: le tre pellicole avranno un successo planetario per l’intensità del messaggio e i valori che comunicano.

Una parola favorevole per ‘Mia madre’ di Nanni Moretti l’ha spesa l’attrice Rossy de Palma: “mi ha molto impressionato l’interpretazione di Giulia Lazzarini”, ha detto l’attrice spagnola in giuria.

La giuria ha però preferito la storia di migrazioneDheepan‘ del francese Jacques Audiard che dunque conquista la Palma d’Oro contro ogni pronostico.

L’ungherese ‘Son of Saul’, opera prima di Laszlo’ Nemes, ambientato in un campo di concentramento nazista, ha conquistato il Grand Prix, mentre il cappa e spada made in China ‘The Assassin’ di Hou Hsiao-Hsien riceve la Palma per la miglior regia.

Vincent Lindon, protagonista di ‘La Loi Du Marché’ di Stephane Brizé, ha ricevuto l’applauso più lungo della platea. All’attore transalpino il premio come miglior interprete di questa edizione del festival. Una performance profonda e toccante che sin dall’inizio ha convinto tutti.

Cate Blanchett, considerata come superfavorita, cede il passo alla compagna di set Rooney Mara: coppia lesbo nel film ‘Carol’ di Todd Haynes. Il premio va in ex aequo anche a Emmanuelle Bercot, compagna di Vincent Cassel nel film ‘Mon Roi’ della francese Maiwenn.

Il grecoThe Lobster‘ di Yorgos Lanthimos, con Colin Farrel e Rachel Weisz, ambientato in un futuro distopico dove è vietato essere single, ha ottenuto il Premio della Giuria, mentre ‘Chronic’ di Michel Franco, che affronta il tema dell’eutanasia, ha conquistato il premio per la migliore sceneggiatura.

All’insegna del fair play Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, presente in platea: “Cannes è un grande Festival anche quando gli italiani non vincono. Un dovere essere qui: Francia e Italia sono insieme il cinema europeo”, il Franceschini-pensiero affidato – ça-va-sans-dire – a Twitter.

Piuttosto che niente, meglio piuttosto.

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