Roma, nomadi contro fermata bus: una donna morta, 8 feriti. Arrestata nomade di 17 anni accusata di omicidio (video)

Si cercano altre due persone, tra cui il guidatore dell’automobile sfuggita al controllo della Polizia. La procura del Tribunale dei minori ordina l’arresto della ragazza. L’emergenza rom non è un’emergenza: è frutto di una mala gestio, di una incapacità ad amministrare il territorio

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Roma – È stata arrestata la 1nomade di 17 anni – H.L. le iniziali – che ieri si trovava a bordo dell’auto in fuga dalla Polizia che ha travolto alcuni passanti in via Monti di Primavalle, uccidendo una donna di nazionalità filippina di 44 anni e ferendo altre otto persone. Per lei la procura presso il Tribunale dei minorenni di Roma ha contestato il reato di concorso in omicidio volontario.

Proseguono intanto le indagini della Squadra Mobile della Polizia di Stato della Capitale per individuare le altre due persone che si trovavano a bordo della Lancia Lybra, tra cui l’uomo alla guida.

Questa la dinamica dei fatti.

Intorno alle 20 l’auto con tre persone a bordo incappa in un posto di blocco della Polizia di Stato in via Boccea. L’auto non si ferma all’alt e il conducente accelera per sfuggire al controllo. All’altezza di via di Monti di Primavalle con via Battistini l’auto ha però travolto alcune persone ferme alla fermata dell’autobus, uccidendo sul colpo la 44enne a poca distanza dall’uscita della stazione ‘Mattia Battistini’ della linea A della metropolitana di Roma.

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Nella fuga, il conducente dell’auto travolge anche uno scooter con due persone. Il bilancio finale è terribile, una donna uccisa e otto feriti: due cittadini filippini di 38 anni (uomo) e 47 anni (donna codice rosso); tre italiane, una di 33 anni, ricoverata in codice rosso, le altre due di 19 e 29 anni; due cittadine francesi di 24 anni, di cui una in codice rosso; un cittadino moldavo di 22 anni. Ha dovuto ricorrere alle cure dei medici dell’Aurelia Hospital anche un agente della Polizia di Stato, ferito a una gamba.

Dopo l’impatto il conducente fugge a tutta velocità per le strade del quartiere. L’auto viene poi abbandonata in via di Montespaccato, dove i tre a bordo si danno alla fuga. Una ragazza nomade, tra i tre a bordo della vettura, viene però bloccata dagli agenti, mentre gli altri due – presumibilmente uomini – riescono a fuggire a piedi.

Ora la ragazza di 17 anni si trova a dover sopportare il peso dell’accusa di omicidio, grazie al Governo italiano (quello in carica e gli altri che non se ne sono occupati come avrebbero dovuto) che consente l’esistenza dei campi nomadi, veri e propri ‘terreni sottratti alla legalità’ statale. L’emergenza rom non è infatti un’emergenza: è il frutto della retorica di parte dei partiti politici italiani (sinistra) che alimentano la ‘guerra tra poveri’, mascherandola di rispetto delle minoranze. Anche quando queste minoranze – nella maggior parte e coinvolgendo anche la parte sana di quella porzione di popolazione – continuano imperterrite a condurre una vita fondata sulla illegalità.

Una condizione su cui – come si è visto nell’inchiesta ‘Roma Capitale’ – speculano molti, quasi tutti italiani. Il massimo dell’imbecillità civica.

(Credit: AGI, Youreporter.it) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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