Roma, residenti città storica: “Preoccupati per la sicurezza a Termini”

Chiesta più vigilanza, ma anche repressione per colpire una zona che sembra sottratta alla legalità della Repubblica, intollerabile nella Capitale d’Italia. Offerta collaborazione civica per progetti culturali di inclusione sociale. L’ultimo episodio criminale a Termini: 30enne sequestrato con un espediente, poi rapinato e violentato ripetutamente

La pagina Facebook del 'Coordinamento residenti città storica'
La pagina Facebook del ‘Coordinamento residenti città storica’

“Siamo molto preoccupati dalla situazione nella zona della stazione Termini. È una zona problematica”. E’ quanto afferma all’Adnkronos Paolo Gelsomini, segretario del Coordinamento Residenti Città Storica (Crcs), dopo il giro di prostituzione minorile scoperto nei giorni scorsi alla stazione e l’ultimo caso di un 30enne, avvicinato nello scalo ferroviario da un uomo sudanese che gli ha offerto un passaggio, per poi rapinarlo e violentarlo insieme a due complici nordafricani (che sono ricercati).

“Già nell’incontro che abbiamo avuto tempo fa con il prefetto Gabrielli e il presidente del municipio Alfonsi, abbiamo indicato delle priorità, tra cui Termini perché è uno dei luoghi meno sicuri – sottolinea Gelsomini – Abbiamo dato la nostra disponibilità e abbiamo chiesto di essere utilizzati”.

Secondo i residenti della città storica, infatti, “ci vuole vigilanza e repressione, ma affidare tutto alla parte finale del processo è riduttivo”. Per agire alla radice dei problemi contrastando il degrado e a favore della sicurezza, secondo Gelsomini, bisogna agire con “progetti sociali, culturali”: “Noi siamo disposti a collaborare con le nostre competenze e conoscenze del territorio”, conclude.

(Adnkronos)

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