Verona, poliziotto si spara all’esterno di un seggio elettorale. In condizioni disperate

Il gesto dopo la discussione concitata con una donna. Il fatto è avvenuto dopo le 23, presso l’istituto Comprensivo 10 a Borgo Roma. Immediatamente soccorso, è stato sottoposto a intervento neurochirurgico. Il questore di Verona: “Credo che alla base del gesto ci siano problematiche di natura familiare e sentimentale”

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Verona – Tragico finale di serata elettorale presso il seggio collocato nell’Istituto Comprensivo 10 di via Bartolomeo Giullari, nel quartiere Borgo Roma a Verona. Poco dopo le 23, quando le operazioni di volto si erano concluse da una ventina di minuti, un agente di 44 anni della Polizia Ferroviaria in servizio presso il seggio si è sparato un colpo alla tempia con la pistola di ordinanza, dopo aver avuto una animata discussione con una donna, probabilmente la compagna.

Il fatto è avvenuto all’esterno del plesso scolastico, quando era appena iniziato lo spoglio delle schede per il rinnovo del Consiglio Regionale del Veneto e l’elezione del presidente della regione. Il poliziotto è uscito nel cortile antistante l’istituto e si è incontrato con la donna.

Subito dopo, sono state udite voci concitate e urla, che hanno attratto l’attenzione dei presenti. Così alcune persone sono uscite per vedere cosa stesse accadendo, ma troppo tardi: perché il 44enne agente della Polfer aveva già l’arma in mano con cui ha fatto fuoco su sé stesso.

Immediati i soccorsi. L’uomo è stato soccorso da un’ambulanza di Verona Emergenza, il cui personale ha provveduto a intubarlo e a trasportarlo al policlinico Borgo Trento, dove è arrivato in condizioni disperate e sottoposto a intervento neurochirurgico.

Sul posto si sono recati il questore di Verona, Danilo Gagliardi, il capo di gabinetto della Prefettura, Alessandro Tortorella, e il comandante della Polizia Locale del capoluogo scaligero, Luigi Altamura. “Il cuore batte ancora ma credo che i danni provocati dalla pallottola siano molto seri, anche se non ho ancora parlato con i medici“, ha riferito Gagliardi. “Credo che alla base del gesto ci siano problematiche di natura familiare e sentimentale. Oltre, al momento, non siamo in grado di dire“, ha concluso il questore di Verona, secondo quanto riporta il ‘Corriere del Veneto’ online.

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