Giornalismo in lutto: è morto Claudio Angelini, storico volto del TG1, scrittore e autore teatrale

Il decesso avvenuto a New York, dove ormai si era stabilito dal ’97 e dove aveva curato la corrispondenza RAI fino a diventare presidente di Rai Corporation. Ne ha dato notizia la moglie, Olga Cortese

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New York – Il giornalismo italiano perde una delle figure più esemplari per eleganza e stile professionale. Claudio Angelini è morto martedì 2 Giugno nella Grande Mela. Aveva compiuto 72 anni a Marzo, essendo nato a Roma il 29 Marzo 1943.

Ne ha dato annuncio la moglie Olga Cortese, giornalista, ad amici che vivono a Capri, dove aveva fondato 30 anni fa il ‘Premio Capri’, uno degli eventi letterari e culturali più importanti dell’isola, di cui è stato animatore e di cui stava in questi giorni preparando l’edizione 2015.

A New York Angelini aveva eletto la propria residenza stabile dal 1997 e nella metropoli americana era stato prima inviato Rai, poi responsabile dell’ufficio di corrispondenza dei telegiornali della rete di Stato e anche presidente di Rai Corporation. Aveva diretto anche il Giornale Radio Rai, ma anche conduttore di trasmissioni giornalistiche e culturali, come ‘Almanacco del giorno dopo’, di cui nel 1993 assunse il coordinamento fino alla chiusura, avvenuta l’anno successivo, coordinando il programma di approfondimento di 10 minuti che precedeva le previsioni del tempo, con cui condivideva la funzione di traino dei telespettatori fino al telegiornale.

Scrittore e autore di grande acutezza, era anche un appassionato di musica: nel 1982 aveva raccolto delle ballate in un disco, ‘Ed eccomi qua…nel giardino delle meraviglie‘.

Nel 1994, pur sostenitore della prima ora di Silvio Berlusconi e del suo ingresso in politica, declino l’offerta della candidatura (certa) al Senato della Repubblica, continuando a fare il giornalista.

È stato anche autore della commedia musicale “Obama in Naples”, che debuttò il 25 Aprile 2012 al June Havoc Theater di Broadway.

Alla famiglia Angelini i pensieri di cristiana vicinanza di ‘The Horsemoon Post’.

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