L’estremista islamico ucciso ieri a Boston dall’FBI voleva decapitare Pamela Geller, attivista anti jihadista

Usaamah Rahim aveva preso a bersaglio la presidente di American Freedom Defense Initiative, ma poi aveva ripiegato sui poliziotti perché obiettivo più facile da colpire. Era sotto sorveglianza dell’FBI H24: i federali ne hanno intercettato per mesi le conversazioni telefoniche, riuscendo a prevenirne l’attacco

Usaamah Rahim, il giovane che aveva in mente di decapitare Pamela Geller, fondatrice e presidente dell'American Freedom Defense Initiative (immagine da video della CBS Boston)
Usaamah Rahim, il giovane che aveva in mente di decapitare Pamela Geller, fondatrice e presidente dell’American Freedom Defense Initiative (immagine da video della CBS Boston)

Boston – Usaamah Rahim, il presunto terrorista ucciso ieri dalla polizia a Boston, aveva inizialmente pensato di decapitare Pamela Geller, l’attivista anti-jihadista che ha di recente organizzato una mostra di vignette su Maometto a in Texas. Lo affermano fonti dell’inchiesta citate dalla Cnn, secondo cui l’uomo avrebbe poi deciso di ripiegare sui “ragazzi in blu”, ovvero la polizia perché considerati un obiettivo più facile.

“Non posso aspettare così tanto”, avrebbe detto Rahim riferendosi al progetto contro Geller, secondo quanto riferisce precisato nella relazione dell’Fbi presentata davanti alla Corte federale di Boston.

Rahim, 26 anni, ex guardia di sicurezza, era sorvegliato 24 ore su 24 come sospetto estremista islamico dall’Fbi, che ha aveva notato una sua ulteriore radicalizzazione negli ultimi tempi. L’uomo, che aveva comprato su Amazon tre coltelli da combattimento, aveva detto ieri al telefono all’amico David Wright di voler attaccare i “boys in blue” in quanto sono “l’obiettivo più facile”. Due ore dopo, Rahim si è avvicinato ad agenti della polizia e dell’Fbi in una strada di Boston brandendo un coltello ed è stato ucciso.

Pamela Geller, attivista anti-jihadista e presidente dell'American Freedom Defense Initiative (photo credit: NBC)
Pamela Geller, attivista anti-jihadista e presidente dell’American Freedom Defense Initiative (photo credit: NBC)

Wright, 25 anni, è poi comparso davanti al giudice federale di Boston con l’accusa di aver cercato di cancellare le prove sullo smartphone di Rahim. Una terza persona, di cui s’ignora l’identità, è stata interrogata dalla polizia a Rhode Island.

Pamela Geller è presidente di American Freedom Defense Initiative, un’organizzazione che comprende i programmi Stop Islamization of America e Stop Islamization of Nation. Il mese scorso aveva organizzato al Curtis Culwell Center di Garland, non lontano da Dallas, in Texas, una mostra di vignette sul profeta Mohammed.

Due uomini che stavano per compiere un attentato contro l’evento furono uccisi dalle guardie di sicurezza all’ingresso.

(Credit: Adnkronos, CBS Boston, NBC) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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